6. Il lavoro è gioco

Nel suo viaggio alla ricerca delle determinanti del successo Anthony Robbins annovera come sesto comandamento “il lavoro è gioco”. “lavoro” è una parola importantissima, assolutamente scottante da ogni punto di vista, che costituisce il nerbo della vita di ognuno di noi che necessita ogni giorno di lavorare che lo voglia o meno. Il punto su cui insiste Robbins, da buon americano, è che nessuno ha ottenuto grandi successi facendo un lavoro che detesta e che la chiave per sfondare sia un perfetto matrimonio fra ciò che si ama e ciò che si fa, nello stesso spirito di Mark Twain che diceva che “il segreto del successo consiste nel fare della propria vocazione una vacanza”. Questo, siamo sicuri, è lo spirito che avevano grandi realizzatori come Steve Jobs o Abramo Lincoln, icone dell’uomo realizzato, del “self-made” man che se vogliamo è uno degli oggetti di questo libro e di sicuro uno dei miti della mentalità americana. E’ proprio in questo però che secondo me stanno le pecche del suo pensiero e, nello stesso tempo, anche gli aspetti vincenti. Uno degli aspetti che non condivido, alla base invece del pensare di questo libro e della mentalità americana, è l’idea che il lavoro sia funzione solo e unicamente di noi stessi, che cioè si possa sempre e in ogni modo con passione, energia e tutto quello di cui ho parlato negli articoli precedenti trovare e praticare il lavoro dei propri sogni. Il lavoro è gioco quando hai la fortuna di appassionarti ... More

5. La gente è la nostra massima risorsa

Il quinto articolo della serie di sette che ho deciso di scrivere è quello che con più facilità mi ha permesso di trovare analogie col football americano, per l’evidente motivo che chiunque abbia giocato e si sia soffermato ad analizzare una partita ha potuto notare quanto sia affascinante la dinamica delle interazioni di gruppo e quanto sia complessa da gestire; un gruppo di persone con diversi caratteri, diverse abilità, inclinazioni e difetti che prova a collaborare per ottenere in cambio soddisfazioni che in nessun altro posto può trovare. Le dinamiche di comportamento del gruppo sono state ampiamente analizzate da psicologi, sociologi, antropologi, proprio perché qualsiasi passo verso una più profonda comprensione di quest’elemento è davvero una conquista di risorse di impareggiabile valore. Chi impara a gestire le persone, chi ha il raro dono di comprendere e conoscere una persona dopo cinque minuti che vi parla quello è davvero un genio, e ha un potere nelle sue mani impareggiabile. Diverso tempo fa, parlando con un americano coinvolto in politica ai tempi George Bush, iniziammo a discutere riguardo alla serie di errori, gaffe, crisi politiche di cui Bush era accusato durante il suo mandato (ad esempio riguardo all’uragano Katrina, l’undici settembre o la guerra in Iraq) e mi colpì tantissimo la spiegazione che mi diede per giustificare il tutto. Secondo lui – è necessario dire che era un’opinione evidentemente di parte – il problema non stava nella persona di Bush, nella sua stupidità o intelligenza nell’agire, ma piuttosto nel fatto che aveva commesso ... More