Quasi il 50% dei componenti della nostra squadra sono studenti, a partire dal liceo per arrivare all’università. C’è chi viene dal liceo classico e chi dallo scientifico, alcuni un po’ più grandi frequentano la facoltà di legge, altri di scienze motorie, c’è chi si cimenta in ingegneria e chi in architettura. La nostra squadra vede sul campo quindi una buona quantità di studenti, me compreso, che sono il nerbo delle nostre under 18 e under 21, due campionati che nel tempo sono cresciuti d’importanza fino all’ultimo successo dello Young Bowl 2009. Il football americano ovviamente, come tutti gli sport e più di altri, necessita di presenze regolari agli allenamenti, per questioni di pratica e soprattutto di sicurezza fisica, ma spesso le mancanze sono giustificate con la necessità di studiare, e ho visto personalmente molti ragazzi mollare del tutto proprio per la motivazione dello
studio. In realtà sono sicuro che con una buona organizzazione sia possibile fare tutto e cosa più importante fare tutto meglio. La prima cosa che insegna il football americano è infatti l’organizzazione perché è l’elemento fondamentale di ogni allenamento, di ogni partita e anche se suona un po’ da maestra delle elementari dirlo, nessun progetto viene completato con puntualità e successo senza una buona organizzazione dietro, e di certo affrontare un campionato ...
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