Risposta a Riccardo

Caro Riccardo,

ti ringrazio per le tue parole in cui c’è molto di sensato per uno che vede le cose dall’esterno. Cercherò di farti capire il motivo di una scelta dolorosa per molti di noi ma essenziale per la nostra sopravvivenza. Una delle prime cose che ci siamo imposti quando ci siamo ritrovati, ormai sei anni fa, fu quelle di non dover più subire il dolore di chiudere la squadra per mancanza di soldi. Come tu puoi vedere dai nostri bilanci la nostra sopravvivenza non è assicurata da sponsor o maneggi vari, ma è esclusivamente legata alle nostre forze ed alla capacità di FIF a.s.d. di riuscire a tenere i costi estremamente bassi e sopportabili da chi riesce a creare un gruppo di appassionati. FIF a.s.d. non è solo riuscita a tenere i costi bassi, lo scorso campionato è costato alle società meno di mille seicento euro tutto compreso, ma ha trovare accordi vantaggiosi con fornitori, a riuscire a fare un antidroga  efficace e costante , camp di istruzione a costi politici ed aperti a tutti, un gruppo di arbitri finalmente squadra come qualsiasi altra franchigia che si cimenti nel campionato, con responsabilità maggiore ma finalmente con la filosofia di non essere il cattivo in mezzo al campo che gode nel punire e mortificare il giocatore, ma l’autorità preposta a tutelare i giocatori con interventi mirati alla salvaguardia dell’incolumità degli atleti e del rispetto del regolamento, agendo con la stessa passione dei giocatori, e la stessa possibilità di sbagliare senza dover essere crocefisso dai giocatori. Come tu sottolinei a noi piace fare programmi e fare i passi adeguati alla gamba, proprio per non trovarci in difficoltà o dover fare debiti. Oggi se entrassimo in Fidaf questi programmi non potrebbero essere attendibili, in quanto ti vengono prospettate spese ben diverse da quelle annunciate. Quando ti annunciano o paragonano i costi  ti parlano solo dei costi di iscrizione, ma la realtà è ben diversa.  Solo i costi di tesseramento sono più del doppio, oltre i venti euro a testa per i giocatori, i costi per i  corsi allenatori, che sono obbligatori ma che dovrebbero essere gratuiti vista l’amatorialità del nostro sport. E ancora, i costi per gli arbitri con quelli per una partita noi ci facciamo quasi una stagione oltre  i costi per mantenere il carrozzone messo in piedi e i costi per la burocrazia che sono esagerati. Tutto questo è facilmente riscontrabile se guardi come sono purtroppo finite tutte le ultime squadre passate in Fidaf. Bob Cats lottavano per vincere il campionato ora si sono retrocessi in CIF 9 e fanno fatica a sopravvivere. Red Jackets andarono in Fidaf campioni d’Italia ora si sono auto retrocessi in cif 9 e fanno fatica a sopravvivere, Skorpions stessa storia, Frogs pure, American felix, poi Doves scomparsi e così via. Vedi se hai una squadra competitiva e ben organizzata e credo che oggi siano tre o quattro  non di più, Parma, Torino, Milano e i Barbari puoi sopportare la pressione economica, ma  molte delle altre sopravvivono con estrema difficoltà. Inoltre che dire della trasparenza? Tutte tenuto segreto, persino le squalifiche non sono pubbliche, malgrado il Coni lo preveda. Hai mai letto un verbale del consiglio federale FIDAF? Hai mai letto quanti sono i presenti? Parlo dei consiglieri ma anche del Presidente. Al massimo dicono le decisioni. Se il Cif 9 è un altro sport come dichiarato dalla sentenza CONI come mai le squadre di Cif 9 votano per l’elezione del presidente della FIDAF che riguarda ovviamente solo il presidente del football.  Come mai molte squadre specie quelle di vertice cambiano spesso la ragione sociale? Ovviamente senza darne pubblicità? La nostra idea è che la Federazione ha compiti ed obbiettivi diversi dai nostri, loro vogliono arrivare a fare numeri a prescindere, nell’illusione di arrivare a prendere i soldi del Coni per poi decidere come spenderli. Noi preferiamo decidere di spendere al meglio i pochi soldi che abbiamo ora  nel tentativo di far, non solo sopravvivere, ma anche crescere il livello tecnico dei nostri giocatori. Può darsi che noi giochiamo solo otto dieci  partite, ma credo che nessuno di noi si divertirebbe a giocare partite che finiscano 60 a zero per poi giocare il vero campionato ai play-off, di fatto riducendolo allo stesso numero di partite che giochiamo noi. Siamo dispiaciuti saremmo i primi a voler unire questo movimento, saremmo i primi che avrebbero il piacere di confrontarci con altre realtà, anche perché come ricordavi tu quando lo abbiamo fatto abbiamo dimostrato che il nostro livello è perlomeno  pari ai vertici del movimento Fidaf, per lo meno in giovanile. Speriamo, per oggi non ci sono le condizioni, ma mai disperare. Noi continuiamo a preparaci e credo che il nostro programma dimostri la validità delle nostre scelte. Siamo partite senza vincere mai, poi abbiamo cominciato a vincere, poi siamo arrivati al Superbowl, infine lo abbiamo vinto. Lo abbiamo fatto insegnando ai nostri giocatori e senza prenderne nessuno da altre squadre. Lo abbiamo fatto in una città dove ci sono altre realtà, ma sapendo ricavarci il nostro spazio ed annunciando il nostro programma a chiunque si associ,  così che la scelta di giocare nei Rams sia consapevole. Si, hai ragione siamo una famiglia e ci piace prima di tutto crescere insieme condividendo idee e filosofia. Come una famiglia ci sono spese che ci possiamo permettere ed altre no. Il compito dei dirigenti, come dei genitori e quello di fare scelte per tutelare la integrità e la sopravvivenza, non solo per l’anno prossimo, ma a lungo  e questo è il nostro compito. Grazie comunque per l’attenzione e continua a seguirci a cominciare da stasera alle 20 su Tele Pavia in streaming o sul canale 691 del digitale terrestre e mi unisco ovviamente al tuo Forza Rams.