Peter primo acquisto per il 2009

Abbiamo messo le mani, o meglio in questo momento le mani gli le sta mettendo addosso un altro ( Dott. Franco Carnelli) , ma diciamo che a breve tornerà tra le file dei giocatori attivi, un giocatore straordinario: Peter Bescapè. Dal suo carattere, dalla sua volontà, dalla sua onestà intellettuale e pratica cominceremo il prossimo campionato.
Quello di cui oggi preferisco parlare, non è il giocatore, ma l’uomo. Circa un anno e mezzo fa si è affacciato sul nostro campo un ragazzo con qualche esperienza di football, sicuramente non un fenomeno, ma certamente un appassionato, ma soprattutto un uomo. Con molta modestia si è applicato, senza mai saltare un allenamento. Si è messo al servizio della squadra, e proprio in uno di questi allenamenti, si è procurato una brutta lesione al legamento del ginocchio. Era luglio e a settembre si doveva giocare in Germania il Goldentown Bowl. Peter decise che il ginocchio poteva aspettare. Se mise nelle mani del Kaiser, dopo aver consultato il dott. Carnelli (per chi stoltamente non lo conoscesse, è uno stimato ed affermato professionista, medico ortopedico dell’Olimpia Milano da molti anni), e così, lavorando duro, sudando in palestra, non le proverbiali sette camice, ma le vere 18 canottiere, si è presentato in divisa completa e con tanta grinta, sul campo in Germania. Come è andata è storia. Quello che forse non tutti sanno, è che in quella occasione dopo un placcaggio, il ginocchio di Peter ha detto basta chiamando il dottor Carnelli per essere aiutato. Da quel momento è cominciata la rieducazione e la fisioterapia, ovviamente con la stessa determinazione e costanza, che solo i grandi hanno. Oggi, quel percorso, culmina con l’operazione che tra pochi minuti il dottore andrà ad eseguire. Da domani si ricomincerà con fisioterapia e rieducazione, con la grinta e la voglia di sempre. Questo è il fatto. Se questa storia avesse riguardato un professionista come Ronaldo, o Del Piero, se Peter fosse un trans o un ex tossico che stava con una velina , ci avrebbero ammorbato con centinaia di articoli ed interviste televisive. Per Peter, invece, che è uno di quelli veri, che non a mai disturbato la società, gli tocca solo un articolo sul sito dei Rams, ma a differenza di chi scrive sui giornali, chi vi ha raccontato questa storia è uno che lo stima e lo ammira realmente, al di la del giocatore, come uomo, padre e marito. Uno che vorrebbe che la società in cui vive parlasse più spesso di uomini come lui, eroi quotidiani, che pur lavorando onestamente, trovano il tempo per educare i propri figli, dedicarsi alla moglie, e applicarsi con dedizione al proprio hobby, nel suo caso la squadra.
Peter non sono qui ad annunciarti che:”c’è posta per te” ma che c’è e ci sarà un posto eterno tra i Rams e tra quello dei nostri amici.
In bocca al lupo a te ed un grazie al professor Carnelli e la sua equipe per la sua disponibilità
Per chiunque volesse andarlo a trovare Peter è ricoverato all’Istituto Multimedica di Sesto San Giovanni, via Milanese 300 stanza 105, l’orario di visita è dalle 17.00 alle 19.00.