Il coraggio dell’esempio.

Ho sempre davanti agli occhi uno scenetta in cui il padre parla al figlio raccomandandogli di essere sempre sincero e di dire sempre la verità a qualunque costo  e che mentre fa questo splendido discorso viene interrotto dalla moglie che lo avverte che c’è un tale che lo cerca al telefono.  Lui senza rendersi conto della incoerenza in cui sta cadendo, invita la moglie a rispondere a chi lo cerca che non è in casa. A questo tipo di comportamento assistiamo purtroppo con troppa regolarità. Ogni giorno in qualsiasi trasmissione di intrattenimento o di approfondimento culturale o politico, assistiamo a persone che ci spiegano come si fa ad avere un comportamento corretto ed onesto e quali sono i mali del paese, dimenticandosi che il loro comportamento è spesso simile a quelli che denunciano, ma per i quali ritengono di avere una sorta di permesso, perché loro sono loro.  La nostra speranza è che noi riusciamo ad insegnare ed imparare che le regole devono valere per tutti, comprese chi le fa. Nello sport, soprattutto in quello di squadra, si dovrebbe imparare che non è giusto fare i furbi, perché si capisce subito che si sta imbrogliando, si sta rubando qualcosa ,non certo al Presidente o all’allenatore, ma a quei ragazzi che sono li e che si impegnano per il bene di tutti, portando il proprio leale contributo a costo di rinunce e sacrifici, per il bene di tutti, della squadra. L ‘altra   sera un ragazzo che assisteva all’allenamento e che avrebbe avuta l’intenzione di provare a giocare, mi confidava che non aveva mai praticato sport di squadra, perché si demotivava quando si accorgeva che alcuni non mettevano il suo stesso impegno. Capisco il suo pensiero, anche se non lo condivido. Se quelli che sono pronti ad impegnarsi si ritirano chi formerà la squadra? Gli ho spiegato che è sintomatico che qualcuno arrivi affascinato dalla divisa, dal paraspalle, da l’immagine cinematografica che i film forniscono del football,  e che quando si accorge che questo non è uno sport per tutti, soprattutto nei Rams, è posto davanti ad una scelta: adeguarsi agli altri che sono pronti ad aiutarlo e sostenerlo laddove sia disposto ad impegnarsi seriamente o lasciare la squadra. Non sarebbe giusto non dare questa possibilità a tutti.  Crediamo sia giusto  dare il tempo di  capire  la bellezza della condivisione dei sacrifici per raggiungere un unico obbiettivo,   capire e apprezzare l’importanza di ognuno di coloro che fanno parte della squadra, così come non sarebbe giusto però prolungare questa opportunità all’infinito.

Potrà capitarvi di  parlare o leggere  gente che millanta passati nel football, che vi dirà come si deve gestire una squadra, quanti allenamenti al giorno o alla settimana bisogna fare, come spendere i vostri soldi e quante battaglie lui ha sostenuto per far capire queste cose a giocatori stupidi, potrebbe anche arrivare a spiegarvi come la disciplina e l’ordine siano alla base di tutto. Ovviamente faranno tutto questo sminuendo il lavoro di tanti , non rispettando la volontà e l’impegno degli altri  che non hanno il tempo per controbattere le loro affermazioni, magari perché impegnati da tanti anni per  permettere a gente come loro di conoscere il football e di criticarlo. Magari perché da tanti anni riescono a far quadrare i bilanci senza dover rifondare la società ogni tot anni per nascondere i debiti o le irregolarità contabili. Magari perché hanno imparato grazie al football a dare esempi veri. Ho conosciuto tanti che negli anni ci esortavano a fare più allenamenti perché solo così saremmo migliorati ulteriormente, peccato che la settimana dopo saltassero anche i due programmati, con scuse banali. Ho   conosciuto tanti che sostenevano come in fondo mille euro in più o in meno  non erano niente, peccato che avrebbero dovuto spenderli altri e non loro. Ho conosciuto tanti che si ritenevano grandi allenatori  dimenticandosi della prima virtù che deve contraddistinguere un allenatore : l’umiltà e la disciplina . Si solo la squadra ed il tempo faranno selezione, per questo abbiamo bisogno di esempi e  di modelli.  Facciamo in modo che le squadre di football tornino ad essere composte per la maggioranza da gente seria e automaticamente nel giro di poco tempo torneremo anche  a livelli tecnici competitivi.