Un Europa con pochi ideali e poche idee.

In tutta l’Europa la crisi economica si fa sentire. Da tutte le parti si chiede l’abbassamento degli stipendi dei politici, dei magistrati, dei top manager, cosa legittima ci mancherebbe altro, quello che però indigna e scandalizza è che in nessuna nazione ci sia stato un’alzata di scudi contro lo spropositato stipendio che percepiscono i calciatori o alcune categorie di professionisti, per fare ciò che buona parte degli europei pagano profumatamente per fare. Siamo arrivati addirittura a tollerare che questi lavoratori che percepiscono stipendi milionari, facessero sciopero all’inizio di questa stagione, perché gli è stato chiesto di pagare le tasse,  scoprendo qualche mese dopo, che alcuni di loro si vendevano ancora le partite. Nessuno di nessun comitato, di nessun partito  ha avuto il coraggio di scagliarsi contro i privilegi di tutta questa “Casta”. Nessuno ha chiesto a queste persone o perlomeno ai loro presidenti, al posto che rimetterci, perché non si può dire investire, se ogni hanno si deve risanare il bilancio con ingresso cospicuo di capitali, di abbassargli  drasticamente gli stipendi, di farli impegnare nel sociale al posto che nei video giochi o nelle scommesse. No del calcio non ne parla nessuno, per esempio. Queste persone che lavorano, se allenarsi può essere considerato un lavoro, due ore al giorno possono continuare a guadagnare milioni netti al mese. Giornalisti e opinionisti che percepiscono anche loro compensi improponibili per dichiarare la loro fede calcistica e spesso la loro antisportività a favore della volgarità gratuita.  La fede è una cosa seria e non la si può investire su una squadra di persone vendute al maggior offerente, investiamola su valori, ideali,  progetti. Non ci interessa chi governa, ci interessa come ci governano. Uno stato che non privilegia lo sport attivo ma incentiva chi lo sport si limita a guardarlo è uno stato che non vuole cittadini protagonisti, ma cittadini passivi. Noi insistiamo nel ritenere il poter praticare uno sport una grande opportunità per poter formare i nostri giovani. Lo sport deve essere un diritto e non un privilegio. Lo sport non deve essere un mezzo per arricchirsi, ma una opportunità per formarsi rispettando quei valori che lo sport, quello vero, quello dilettantistico  ha al suo interno. Ricordatevelo ogni sera che avete la fortuna di potervi allenare nel tentativo di migliorarvi. Abbiamo  la fortuna di poter essere protagonisti della nostra vita, di poter gioire per quello che noi ci saremo guadagnati.