Oggi al Saini Field

Ieri è stata una giornata dedicata a visitare Milano, il nostro Duomo, la galleria, insomma il centro, ma soprattutto è stata una giornata dedicata a conoscerci meglio. Ci sono vari tipi di allenatori. Ci sono allenatori preparati, competenti, duri, distaccati, comprensivi, ognuno di loro, nel proprio modo di essere,  rispecchia la dote fondamentale del proprio carattere e del proprio back-ground. Insegnare, si perché a differenza dei grandi strateghi delle Big Ten o dei professionisti,  che utilizzano i giocatori per i loro schemi,  queste splendide persone sono qui per insegnare. Insegnare attraverso il football come diventare uomini. Molti filosofi insegnavano camminando, loro insegnano attraverso il football e sono convinto che se lo avessero conosciuto, anche Platone e Socrate se ne sarebbero avvalsi. Disciplina, rispetto, puntualità, concentrazione lealtà, ma anche capacità di utilizzare al meglio le proprie doti. Saper scegliere il ruolo più adatto ad ogni ragazzo, sapergli insegnare a dare il massimo sempre per un obbiettivo comune, trasmettendogli entusiasmo, voglia di fare, voglia di imparare  questa la loro grande capacità. Queste doti oltre ad una indiscussa conoscenza tecnica sono quelle che contraddistinguono queste persone e che ce le fanno apprezzare.

Molti di voi oggi avranno la possibilità di conoscerli e stimarli quanto me, mi spiace per chi non potrà esserci e per chi ritenendo di sapere già tutto non voglia condividere questa esperienza. A quelli che verranno chiedo di non limitarsi ad ascoltare gli importanti suggerimenti tecnici, ma di guardare oltre, di cercare di capire come mai cinque allenatori prendano un aereo, attraversino l’oceano e vengano qui al solo ed unisco scopo di insegnarci. Non  hanno subordinato la loro scelta a quante squadre siamo, ne a quanto siamo grossi o veloci, ne a quante volte andiamo per televisione, non hanno bisogno di gloria,  sono venuti per aiutarci, si sono messi a nostra disposizione per meglio farci capire quanto questo grande sport possa aiutarci a vivere meglio. Il football non è uno sport per tutti, ci piacerebbe che lo diventasse, ma non dipende da noi, dipende da quanto un ragazzo ha voglia di lottare per superare se stesso.