Ultimo allenamento della regular season prima delle semifinali
Stasera sarà l’ultimo allenamento della regular season la prossima volta che ci ritroveremo al Saini Filed sapremo dove affronteremo la semifinale. Il traguardo raggiunto sarebbe estremamente appagante una stagione finalmente in cui il saldo tra vinte e perse è attivo, un roster numeroso e un buon gioco espresso nelle prime tre partite, una sconfitta meritata che non potrebbe comunque oscurare le cose positive.
Questo sarebbe il commento che sarebbe lecito fare se parlassimo di qualsiasi altro sport, ma questo è il football americano e qui non si concede mai niente. Qui si gioca per conquistare terreno o per non perderlo, in qualsiasi campo si vada, qualsiasi sia l’avversario, la filosofia rimane la stessa. Questo è l’unico modo che conosco per rispettare l’avversario e per farmi rispettare. In questa ottica il campionato fin qui giocato da tutti è stato un grande campionato, con valori tecnici importanti. La squadra ultima in classifica in ogni altro sport avrebbe un bilancio negativo, non nel football dove le mete segnate dai Lancieri, dimostrano come anche l’ultima squadra classificata, sia sulla strada giusta, abbia appreso la filosofia di questo sport e si sia conquistata il rispetto delle, altre alle quali salvo una volta è riuscita a conquistare il terreno necessario per varcare la end zone. Un campionato dove nessuna partita era scontata dove i maghi dei pronostici hanno fatto regolarmente una brutta figura e dove ancora oggi è difficile prevedere la composizioni delle semifinali. Siamo grati a tutti coloro che ci hanno permesso di disputare questo torneo, senza la loro passione tutto questo sarebbe stato molto più complicato o forse impossibile. Abbiamo trovato molta lealtà in tutte le squadre affrontate, solo il pubblico qualche volta è caduto in calciofili vizi, cedendo all’insulta anziché ad un sano tifo positivo. Quello che vogliamo ottenere al di la dei risultati è la consapevolezza che una partita di football sia una festa per tutti, un momento di divertimento e aggregante, dove tutti siano rispettati, i giocatori, gli arbitri, i tifosi avversari. Ci separano dei colori delle maglie ma ci unisce la stessa passione per questo sport e soprattutto per i valori che esso insegna e rappresenta. Dal comportamento di tutti dipenderà il futuro del football. Lasciamo ad altri la voglia di utilizzare lo sport come rivalsa sociale o motivo di scontro, da noi si gioca per dimostrare a se stessi che si può e si deve migliorare come persone, prima che come giocatori, dalle nostre partite gli unici che devono uscire sconfitti sono quelli che non capiscono questo valore, che prendono una sconfitta come un affronto personale, che pensano che gli arbitri e gli avversari siano nemici giurati. No, gli arbitri sono gli alleati delle squadre e dei giocatori, sono coloro che consentono di praticare un gioco di contatto vigilando sulla sicurezza degli atleti, persone che si impegnano al massimo per cercare di fare questo nel migliore dei modi. Il nostro sport sarà veramente cresciuto quando diventerà facile reclutare nuovi arbitri, saremo finalmente arrivati ad una generazione di persone che ama il gioco più della propria squadra. Persone capaci di mettere lo stesso impegno dei giocatori nel migliorarsi avendo come unico scopo quello di permettere ad altri di crescere. Abbiamo la fortuna di averne già trovate molte di queste persone, lavoriamo tutti per cercarne altre. Ricordiamoci che i nostri arbitri non ricevono compensi se non le spese di trasferta, i nostri arbitri fanno esattamente come noi: la sera prima preparano la borsa, controllano l’attrezzatura, sperano che non piova e il giorno dopo, magari di buon ora si mettono in auto per andare a permettere a 80 ragazzi di divertirsi in sicurezza. La loro vittoria la ottengono quando nessuno li nota. Solo un grande può scegliere di fare l’arbitro. Solo un grande accetta questa sfida. Diverso sarebbe se la motivazione che sposta questo fosse un compenso economico. Stessa considerazione io la faccio per i giocatori: diverso il rispetto e la stima che nutro per i ragazzi che pagano per giocare rispetto a quelli che vogliono dei soldi o dei vantaggi per giocare. Per questo nei Rams nessuno viene pagato. Per questo siamo i Rams. Per questo sabato sera andremo a giocare non paghi del risultato ottenuto. Il nostro rispetto verso noi stessi ed i nostri avversari si vedrà dall’impegno che metteremo. Sono sicuro che la di la del risultato agonistico sabato sera usciremo dal campo migliori di come ci siamo entrati, per cui vincenti a prescindere.