Valentino combatterà per D&G
Ieri sera siamo entrati per la prima volta insieme alle autorità nella casa della Dolce & Gabbana Milano Thunder, la squadra di Boxe che rappresenterà Milano e l’Italia in quella che potremmo definire la Champions League e la coppa Intercontinentale del pugilato. Credo la prima squadra italiana, sicuramente la prima milanese che si è creato una sua casa, un suo spazio, un suo Dojo, usando un termine rubato alle arti marziali. Splendido, il sogno di chiunque pratica uno sport avere una casa in cui poterlo praticare, per di più con il meglio delle attrezzature sul mercato. Sacchi, pere, manubri, cyclette, ring, tapis roulant, specchi e spazi per la pratica e l’apprendimento. Questa la palestra creata dall’organizzazione della squadra per preparare al meglio i rappresentanti della Dolce & Gabbana Milano Thunder. Del resto il nome era già una garanzia. Thunder, il tuono non è un rumore inutile, no il tuono è quello che segue il lampo, il lampo dovrà essere la velocità con cui i nostri pugili riusciranno ad avere ragione dei loro avversari. Un lampo non deve e non dovrà essere la passione che i milanesi metteranno nel seguire questo sport, dalle grandi tradizioni. Questa squadra che è già una garanzia viste le persone che ne sono ai vertici. Presidente la signora Silvia Parisi, ieri autrice di un discorso commovente e
toccante, alla presentazione a palazzo Marino, emozionata come forse solo prima dei match dell’indimenticato Giovanni. Presidente non solo per la vita passata in questo mondo ma soprattutto per le capacità e la volontà dimostrata nel voler riportare la boxe alla ribalta, Direttore generale, forse il miglior manager in questo ruolo nel mondo dello sport , il re Mida dell’organizzazione, dove c’è la sua esperienza e capacità le cose sono sempre ben fatte, stiamo ovviamente parlando di Paolo Taveggia. Il coaching staff guidato da Francesco Damiani, persona che si è dimostrato negli anni dapprima ottimo pugile, poi grande allenatore e selezionatore, coadiuvato da Gianfranco Rosi, due volte campione del mondo e Sergity Korchynskyy, un Ucraino già vincitore di diverse medaglie agli europei e vicecampione del mondo ai campionati del 2003. Quindici i pugili di cui sei italiani e nove stranieri in rappresentanza di nazioni che non avendo i mezzi e i pugili per fare una squadra loro. L’organizzazione gli ha trovato comunque spazio in questa competizione permettendo ad alcuni elementi di far parte delle squadre partecipanti. Già, le squadre partecipanti, saranno: Milano, Mosca, Parigi e Istambul, poi quattro squadre asiatiche e quattro squadre americane.
Perché una squadra di football parla di boxe ? Perché noi vorremmo una sorta di alleanza tra quelli che vengono considerati sport minori, che sono semplicemente quelli alternativi al calcio. Vorremmo che il servizio pubblico o quello privato cominciasse a trasmettere in prima serata non più i vergognosi spettacoli di Genova, ma la nobile arte in questo caso o la finali di Hockey o di football, di rugby o di pallanuoto in futuro. Non ci dicano che sono sport violenti, violenti sono i teppisti che spaccano gli stadi provocando danni che poi pagheremo noi, gli sport in quanto tali sono l’antitesi alla violenza. L’aggressività è insita nell’uomo, insegnare a controllarla e a ricondurla in un utilizzo regolamentato e finalizzato, è educare i ragazzi a comportamenti virtuosi, non istigazione alla violenza. Proprio per favorire l’avvicinarsi di nuovi tifosi a tutti gli sport “nobili” i Rams hanno scelto all’interno della squadra i loro beniamini: un italiano ed un olandese di particolare simpatia oltre che bravura. Noi saremo li ad ogni combattimento a portargli fortuna, loro mi hanno promesso che quando potranno seguiranno la squadra. Il primo ci è particolarmente caro , eravamo sui tifosi già nel mondiale del 2009 a Milano quando vinse la medaglia d’oro e su di lui potremo sicuramente puntare anche per le Olimpiadi a Londra, un ragazzo dell’1985, 173 cm. di altezza per 61 KG di peso: Domenico Valentino. Il secondo un gigante di simpatia nato nelle Antille Olandesi, un sorriso che non finisce mai che illumina tutti dall’alto del suo metro e novantasei centimetri, la sua categoria ufficialmente è quella sopra i 91 kg , ma crediamo che superi facilmente i cento, rapido, determinato e deciso: Benjey Gilton Zimmerman. Li abbiamo avvicinati ambedue ieri sera, gli abbiamo consegnato il nostro libro ricordandogli che saremo a sostenerli ad ogni incontro che faranno a Milano. Sarebbe bello che ogni squadra milanese delle varie discipline fosse al fianco di questa iniziativa scegliendo altri pugili, per ritrovarci tutti insieme a sostenerli dal 19 novembre e per i prossimi quattro mesi in cui la squadra disputerà ben 14 riunioni. In bocca al lupo dunque a Milano Thunder D&G, e per Valentino e Zimmerman il nostro solito incitamento:”La gente come noi non molla mai.”