Campagna acquisti

Sento da più parti che la federazione a noi opposta, sta chiamando molte delle squadre aderenti a FIF, nel tentativo di portarle ad iscriversi alla FIDAF. Ovviamente credo che si siano resi conto che il loro progetto fa il gioco di poche squadre. Ora il loro problema è riuscire a sopravvivere con squadre disposte ad investire nel football molto più di quanto il football può rendere a livello pubblicitario. Mai nella storia di questo sport si sono fatti campionati unici, e il perché era ed è facilmente intuibile. Costi elevati per i trasferimenti, campionati troppo lunghi, criteri selettivi legati esclusivamente al denaro, mancanza totale di promozione dello sport. Spero e mi auguro che la FIF resti ferma in quella che ad oggi è l’unica politica vincente di questo sport, quella che ha portato i primi appassionati da poche centinaia a 120 squadre sparse sul territorio, prima che il politico di turno decidesse di approfittare della situazione. Allora era di Bergamo oggi è Siciliano, almeno in questo l’Italia è unita. Pensavo che dopo tanto tempo, l’esperienze passate avessero insegnato qualcosa, voglio credere che sia così. Questo sport deve costare poco, già costa di suo, attrezzature care, allenamenti lunghi e frequenti, numerosi giocatori in una squadra, molti allenatori e dirigenti, troppi soldi per uno sport che garantisce, per adesso un ritorno minimo. Dobbiamo crescere diffondere tra i ragazzi, nelle scuole, nei parchi l’amore per la palla lunga un piede, per far questo dobbiamo partire come ha fatto correttamente FIF da un programma serio di sviluppo delle giovanili. Gironi geografici, camp propagandistici, pulizia morale , valori dello sport questa la nostra ricetta, prossimamente illustreremo il nostro progetto ideale per i prossimi campionati.