Ultimi giorni prima del 30° Super Bowl

Sembra ieri quando si intrecciavano le telefonate con Gionni per il primo Super Bowl italiano a Santa Margherita Ligure. Primo Super Bowl italiano alla presenza di Volkerr che diventerà poi il primo presidente della European Football League e festa al Covo di Nord Est, dove pochi anni dopo canterà Frank Sinatra. Vinsero i Rhinos allenati da Ray Semko e da allora il football ne ha fatta di strada. Molti giocatori si sono alternati, grazie al lavoro e alla passione di tanti ragazzi oggi uomini che riuscirono a portare la federazione fino a diventare il terzo sport di squadra in assoluto dietro al calcio e molto vicino al basket. Erano anni in cui gli unici americani tollerati erano quelli delle basi NATO, ma mai nel ruolo di quarterback. Erano gli anni in cui in Europa contavamo e molto, in cui avevamo una trasmissione fissa sulle reti mediaset, tre mensili, due settimanali e gli stadi della serie A erano spesso gremiti. Poi, come spesso succede arrivarono quelli che dovevano farci fare il salto di qualità, quelli che di football non sapevano niente, ma che di come si fanno i soldi erano veramente esperti, talmente esperti che i soldi cominciarono a farli, mentre la federazione cominciava a perdere pezzi. Il football diventava uno sport come tanti. La passione di tanti veniva messa in disparte puntualmente ogni marzo, a vantaggio di americani prezzolati. Il ruolo di qb veniva ricoperto regolarmente da americani bravissimi ma estranei alla squadra , piano, piano la gente si allontanava, i giornali specializzati chiudevano e sempre più incompetenti usavano nomi roboanti, quali Commisioner, pensando che per essere bravi e o diventare tali bastasse il nome. Arrivò il fallimento della Federazione, una vergogna rara nello sport, il football aveva comunque permesso a qualcuno di diventare parlamentare, a qualcun altro di arricchirsi a molti di rimanere contagiati da un virus per il quale non esiste antidoto. Da questi volonterosi è rinata una associazione di servizi, che è riuscita a traghettare bene o male il nostro sport fuori dal baratro e oggi sta cercando di riuscire a capire quale sia la strada migliore da percorrere. Noi abbiamo scelto di provare a rifare i passi che facemmo negli anni 80: costi contenuti, collaborazione di tutti, molta umiltà e passi proporzionati alla gamba. Ci sono tante cose che sarebbe bello fare e sicuramente i nostri ragazzi se le meriterebbero, ma non possiamo disperdere i pochi soldi in gadgets, per esempio, privilegiando i camp tecnici, non possiamo offrire alberghi o ristoranti, ma limitiamo le quote annuali al minimo indispensabile, noi per esempio 50 euro all’anno, ma so di altre squadre che chiedono gli stessi soldi. Il nostro fiore all’occhiello rimane, come allora il Bowl, che deve essere la festa di tutti, in cui tutti dovrebbero essere presenti, magari invidiosi, per imparare dai migliori e per stimolarsi per la prossima stagione.
Quest’anno come, lo scorso anno, come i due Silver Bowl e come lo Young Bowl sarà lo stesso. Giocheremo però con un valore aggiunto, quello della solidarietà a dei ragazzi che vorremmo contagiare con la nostra passione, ad una popolazione che vorremmo esortare a rialzarsi come facciamo noi dopo ogni placcaggio, ad accettare la sconfitta come un momento di preparazione alla vittoria. Per questo saremo all’Aquila in uno stadio storico, sia per le glorie sportive, sia per quello che ha rappresentato durante il terremoto. L’Aquila ha già fatto passi da gigante in poco tempo, ma proprio per il gran lavoro che ha dovuto svolgere in questo momento ha bisogno di sapere che non è sola. La nostra federazione,che ha fatto anch’essa passi da gigante in soli due anni e mezzo, le è al fianco. Il XXX Super Bowl dovrà essere una festa, la consacrazione della FIF e l’ennesimo passo avanti per il capoluogo dell’Abruzzo. Spero che gli spalti che si vedono nelle fotografie saranno gremiti, spero che sia una bella partita, ma soprattutto spero che per tre ore gli abitanti dell’Aquila ci sentano vicini e solidali, che un po’ del loro dolore possa essere alleviato da tre ore di svago. Spero … , spero che il XXX Super Bowl sia per tutti il Super Bowl della rinascita.