Una grande cosa a preludio al 30° Super Bowl

Bella giornata ieri a Pontremoli, una accogliente cittadina posta sull’autostrada tra Parma e La Spezia, dove solo la nostra immancabile esterofilia, fa si che 25.000.000 di auto transitino davanti e solo pochi illuminati si fermino a visitarla. Se lo stesso borgo antico fosse stato posto in una regione francese o inglese ci sarebbero viaggio organizzati per apprezzarlo. Questo rimane comunque un altro discorso. Si è cominciato ieri alle 10 quando i cinquanta convocati alla All Stars italiana si sono ritrovati sul campo a provare gli schemi, mentre i dirigenti delle squadre discutevano dei problemi della federazione e come meglio affrontarli. Poco dopo arrivavano gli amici del college O.N.University che consumata una colazione proteica partivano poi per il giro della città da cui sarebbero tornati entusiasti. Alle 14.00, dopo che anche i nostri si erano rifocillati con un pasto un po’ più frugale, riscaldamento spettacolo degli sbandieratori antichi del “Piagnaro” e ascolto degli inni nazionali eseguiti dalla banda locale. Alle 15.00 l’atteso kick-off. Sin dalle prima battute era chiaro che la partita sarebbe stata la fotocopia della lezione impartita dalla stessa rappresentativa alla nazionale tedesca (90 a 0), viceversa, malgrado le sole due ore per assemblare la squadra, malgrado alla stessa mancassero i migliori elementi delle due formazione che si sono conquistate il 30° Super Bowl, la nostra nazionale è riuscita a contenere i più esperti avversari, limitandoli ad un pur sempre disastroso score con 63 punti subiti, ma, e qui sta la cosa gratificante per i nostri ragazzi e per il nostro staff tecnico, ottimamente diretto dal coach Sergio Angona, si è tolta la soddisfazione di varcare la end zone avversaria segnando 6 punti. Punteggio finale quindi di 63 a 6. Ottima anche la direzione arbitrale che vedeva come white cap il decano degli arbitri Giovanni Frisiani, giunto ieri al suo decimo annuncio ufficiale di ritiro definitivo. I nostri auguri all’amico Giovanni di riuscire a battere il record del Senatore Andreotti arrivato a sedici annunci ufficiali di ritiro. Unica nota dolente l’infortunio al ginocchio di un uomo di linea degli USA al quale vanno ovviamente i nostri migliori auguri di una pronta guarigione.
Ripuliti velocemente gli spogliatoi spazio alla disputa del Silver Bowl. Clima ovviamente molto più teso, adrenalina alle stesse per la finale che laureerà il Campione italiano FIF. Scusate questa continua precisazione, ma ci piace rispettare anche il lavoro e la dignità degli altri, malgrado questa cultura non appartenga anche a loro. Tornando alla cronaca, rotta l’emozione nei primi down, partita piacevole e combattuta fino al quarto quarto, dove la maggior convinzione e la miglior disciplina dei Cavaliers ha prevalso sugli American Felix, che hanno comunque dimostrato di essere pronti per cominciare la loro esperienza nel football a 11 l’anno prossimo.Punteggio finale 27 a 10. Dopo la proclamazione e conseguente premiazione dei vincitori e degli MVP di attacco e difesa della partita, eseguite dal Vice Sindaco di Pontremoli Marco Madoni e dai consiglieri federali Baresi e Minguzzi, in rappresentante del Presidente Pietragalla rientrato a Roma alla fine del primo tempo dopo la lunga giornatadi sport, è finalmente calato il sipario .
Doverosi i ringraziamenti alle due persone che molto si sono adoperate per la riuscita di questo evento: Fabrizio Cupellini e Alessandra Ventura. Veramente bravi pur essendo alla loro prima esperienza nell’organizzazione di eventi di tale rilevanza. Un grazie anche a tutta la squadra dei Red Jackets che li ha saputa coadiuvare ed affiancarli nella organizzazione e un bravo particolare anche alla voce ufficiale Enrico Bertorello, che ha raccontato lo sviluppo delle azioni e del gioco per tutto il pomeriggioe e la serata, come solo gli appassionati sanno fare. Un grazie a tutti gli amici del Country Club, una struttura fantastica e molto attrezzata anche per la riabilitazione, veniva per fino voglia di farsi male per essere poi coccolati da loro, alla amministrazione comunale, che ha saputo utilizzarci per veicolare fino agli USA la bellezza di questi posti, assistendoci e supportandoci al meglio. Un grazie infine a tutte le persone che con molta umiltà e pazienza, ma con estrema professionalità, si sono adoperate per aiutare lo staff tecnico, prestandosi a diventare water girls, cassiere, magazziniere e spazzine a seconda dell’esigenza. Ne cito due per tutte: la signora Binda e mia moglie, che oltre tutto ha dovuto sopportare anche me.
Spente le luci su questo evento così ben riuscito, tutti pronti a ripartire per l’Aquila dove l’organizzazione non sarà certamente da meno. Nei prossimi giorni vi racconterò cosa ho purtroppo visto e come malgrado tutto la città si stia preparando al 30° Super Bowl