Il bivio

Da quando esistono i Rams ho mancato tre allenamenti, due quando mi hanno operato al tri malleolo ed uno quando mi hanno messo uno stent al cuore. Tante volte mi hanno chiesto di rinunciare, tanto per una volta…, o cosa vuoi che cambi se stasera non vai? A tutti questi ho sempre risposto se vuoi vengo dopo ma fino alle 22 o alle 22.30 a seconda degli anni, sono impegnato. Forse sabato sera qualcuno ha capito che in fondo non avevo mai rinunciato a niente, perché la soddisfazione che ti dà il football in alcune occasioni non ha prezzo. La soddisfazione maggiore la ottieni quando lavori molto, quando ti impegni con tutto te stesso per raggiungere un fine, uno scopo, che non può essere quello di superare il tuo avversario, ma quello di riuscire a rendere al meglio delle tue possibilità, accettando gli errori come momenti di crescita e non come sbagli. Sabato sera abbiamo commesso diversi errori: fumble, qualche fallo, qualche placcaggio sbagliato, qualche chiamata sbagliata, qualche cambio non effettuato o effettuato, ma ognuno di noi era consapevole che stavamo facendo il meglio al quale potevamo aspirare per il lavoro che avevamo fatto. Tutto questo ci dava grande tranquillità e finalmente stavamo divertendoci. Lo si vedeva nelle nostre facce, nel supporto che ci scambiavamo, nel clima e nella convinzione che mettevamo in ogni azione in campo e fuori. Alla fine tutto questo ci ha portato alla vittoria, ma questo è un fatto che in quel momento era secondario. Le sensazioni che provavamo, il vedere che ogni giocatore era al servizio degli altri, la serenità che anche nei momenti più critici c’era in panchina, era una emozione ineguagliabile. Oggi siamo ad un bivio: sentirci appagati dall’aver raggiunto la vetta della classifica, o rendersi conto che da adesso in poi dovremo lavorare molto di più per tentare di riuscire a rimanerci. Più lavoro potrebbe voler dire più soddisfazioni, ma vuole certamente dire più sacrifici. Siamo disposti a farli per continuare a sognare? Quello che abbiamo provato sabato sera nessuno potrà mai portarcelo via, ma è anche vero che quello che abbiamo provato ci ha messo una grande voglia di tentare di provarci ancora. Adesso capite cosa vuol dire: “entrare nei Rams è facile restarci è difficile.” Solo chi avrà questa voglia, solo chi sarà disposto ad aumentare il proprio impegno per riuscire ancora meglio, potrà continuare a portare quella maglia bianco verde che ha reso tutti orgogliosi sabato sera. Passano gli anni, cambiano i giocatori, ma la voglia, la determinazione il carattere rimangono gli stessi, ora forse si capisce meglio perché si dice. Rams? Is enough!.