“Fiiiiirst Down.”
E’ morto il 10 febbraio all’età di ottantasette anni un uomo che ha cambiato il mio modo di pensare riguardo gli arbitri. Fino a prima di incontrarlo ero convinto, a torto, che fare l’arbitro fosse una scelta fatta da chi non poteva giocare sia per età anagrafica, sia per problemi fisici o semplicemente per mancanza dei requisiti fisici, fu lui ha spiegarmi che quando dovette scegliere se giocare da professionista o arbitrare, scelse la seconda reputando più importante difendere e tutelare l’incolumità di tanti ragazzi fosse più importante che soddisfare il proprio orgoglio. Mi disse che per lui era troppo facile giocare vuole impegnarsi in qualcosa di più importante e cominciò la sua carriera da arbitro. Tuttavia essendo un vincente si impegnò per non rimanere uno dei tanti arbitri, ma fece di tutto per diventare il migliore degli arbitri, e fu così che dapprima riuscì a diventare il Ref del XX e del XXX Superbowl, per poi diventare il supervisore di tutto gli arbitri della NFL. Fu particolarmente attento alle nostre esigenze e fu vicino alla FIF ed a me trovando anche il tempo di fare la rewiew ai nostri arbitri del Superbowl giocato a Torino tra i Blacks ed i Bengals, trovando parole di elogio per Giovanni Frisiani che arbitrò da Ref all’età di 82 anni e per tutta la crew che non si aspettava così preparata, senza per questo lesinare suggerimenti importanti su come migliorare ulteriormente. Divenne anche famoso pe ril suo caratteristico modo di chiamare il First Down, voce che ancora oggi potete sentire nel gioco di Madden. Se non ne conoscete la storia e siete appassionati di persone per bene vi consiglio di cliccare su internet il suo nome per conoscerne meglio la storia e la persona. Un grande. Il Texas ha dato grandi personaggi al football e certamente lui rimarrà uno di questi. Ciao Red e grazie conoscerti è stato un piacere ed i tuoi insegnamenti mi sono serviti e mi serviranno molto, spero che quando arriverò dove sei ora la mia nuova vita cominci con un tuo “Fiiiirst Down!”.