Hall of fame

Tra poco tempo sarò chiamato ad indicare tre nomi, credo, le modalità saranno indicate con precisione in seguito da proporre per entrare nella hall of fame. Il criterio di scelta, per quanto mi riguarda, sta nel cercare non un atleta, dirigente o arbitro, particolarmente bravo o vincente ma nel trovare qualcuno che si sia impegnato per diffondere e dare lustro al nostro sport. Tra i molti che se lo meriterebbero ne ho scelti alcuni per i quali vi chiederei di farmi sapere il vostro parere se preferite anche in privato al consueto indirizzo paolo.crosti@g.mail .com o direttamente sulla pagina facebook dei Rams. Eccovi la mia rosa:

Carlo Riccardi. Fu il primo ad istituire le statistiche nel football americano in Italia e si adopererò anche per la prima convention allenatori italiani, oltre ad aver insegnato il difficile ruolo di offensive line.

Jerry Douglas: ha insegnato il football a Pesaro portando una squadra dal niente al Superbowl, poi insegnò in tante altre squadre

contribuendo alla sua diffusione, infine vinse come Haed coach l’europeo del 1987 dando lustro alla nostra nazionale ed al nostro sport.

Enzo Brambilla: Nella dirigenza del football dal suo nascere, era presente e contribuì alla resa di Beneck a Colombo, o meglio della

LIF all’AIFA, che portò alla unificazione del Football sotto l’egida AIFA e ne aiutò la sua capillare diffusione. Contribuì alla stesura di diversi regolamenti tuttora in vigore e fui membro attivo nelle prime commissioni tecniche, le più complicate non esistendo ancora internet e dovendo procurarsi tutto il materiale attraverso lunghe ricerche.

Giuseppe Rizzello: Tra i primi arbitri di football americano ha contribuito alla formazione di molti di essi ricoprendo varie mansioni e vari ruoli all’interno della più importante squadra componente il football italiano

 

Gianfranco “Roccia” Dones: middle linebacker definito nel 1985 il miglior giocatore di tutto il campionato europeo, sebbene in molte squadre ci fossero oriundi di scuola americana, portando così lustro alla scuola italiana di football che lui riuscì a rappresentare così bene.

Sergio Angona: Tra i primi giocatori in assoluto del football americano italiano, fui uno degli artefici dell’incontro tra le allora Panere rosa e Jhonny Colombo, giocò e vinse i primi tre Superbowl italiani, ed un Europeo, diventato allenatore vinse ancora ma soprattutto contribuì nella diffusione del football in diversa squadre in cui riuscì a portare organizzazione, entusiasmo, competenza.

Maurizio Berini: Fu l’autore della meta dei Giaguari che determinò la loro vittoria contro gli Aviano Eagles, squadra della base NATO, durante il loro torneo. Tale vittoria segnò l’inconfondibile crescita del football americano italiano e la sua consacrazione. Eravamo diventati grandi. Ai Giaguari va il merito di averlo fatto notare a tutti, a Berini il merito di averlo stigmatizzato. Contribuii in oltre alla nascita dei Giaguari stessi e ne rimase a lungo come giocatore diffondendo la passione per questo sport.

Certamente ce ne saranno molti altri che a buon diritto dovrebbero entrare in questo speciale club, che spero non sia il club di quelli bravi, ma quello in cui ci saranno persone distintisi per aver concorso alla diffusione del football e della passione per lo stesso. Spero anche che come l’anno scorso, purtroppo solo in occasione dei ballottaggi, per essere scelto sia obbligatoria, almeno la metà più uno dei consensi, onde evitare che qualcuno venga nominato con tre voti al primo turno e qualcun altro bocciato con cinque voti al ballottaggio, ma questo non spetta a noi deciderlo.