Secondo giorno.
Oltre quattrocento ragazzi di scuole primarie e secondarie hanno conosciuto ieri il football americano. Niente di trascendentale, semplicemente quasi la totalità di loro da ieri sanno che esiste uno sport che si chiama football americano, che ha una palla ovale e che per giocare non basta lanciare la palla, ma che si deve prima prepararsi fisicamente e mentalmente e solo dopo ci si potrà avvicinare
al football. Football, alla domanda di cosa significasse, malgrado lo studio dell’inglese, nessun ragazzo ha saputo rispondere che football volesse dire palla piede o meglio la palla lunga un piede, ma spero che questa fosse dettato dalla voglia di rispondere velocemente o di tentare di indovinare una risposta, senza attenersi alla cosa più semplice: la traduzione letterale. Ogni mezzora due classi, mediamente di venticinque ragazzi, arrivavano da noi e solo grazie al prezioso lavoro di Stefano e Tommy coadiuvati nel pomeriggio anche da Cristhian siamo riusciti a far svolgere loro tre stazioni di atletica prima di fargli lanciare la palla verso i gonfiabili rappresentanti i giocatori. A mezzogiorno prezioso anche l’arrivo del Presidente del Comitato regionale Lombardo che non solo ci ha fatto compagnia a pranzo, ma a nome del comitato, crediamo ci abbia anche pagato lo stesso, rubando tempo prezioso al suo lavoro. Nel pomeriggio è anche venuta Antonella Tuzzolino che è rimasta con noi fino alla fine e si è così potuta rendere conto del lavoro che c’è da svolgere, oltre che farci compagnia e garantendoci la sua presenza anche per domani mattina, lavoro permettendo. Alla sera messa da parte la stanchezza tutti presenti all’allenamento di sola atletica. Domani si ricomincia dalle nove con altre scuole ed altri ragazzi. E’ il football, per lo meno per noi.