Presi i biglietti prenotato l’hotel.
Cresce la febbre per la partenza. Ormai da un po’ di anni per alcuni di noi non è tanto l’attesa per il capodanno, ma quella per il giorno della partenza per gli USA. Non è stato facile cercare i voli dato che acquistandoli a prezzi low cost le oscillazioni dei prezzi sono quotidiane e non di poche decine di euro. Alla fine siamo riusciti a trovare il prezzo migliore, grazie ad una costante attenzione e ricerca. Pensate che normalmente il prezzo oscillava con uno o due scali tra i settecento trenta ed i novecento euro, noi siamo riusciti a prendere i nostri sette biglietti ad una cifra inferiore ai seicento euro l’uno, con la Iberia che in collaborazione con la British, sua patner, ci porterà a Londra al mattino presto da dove decolleremo alla volta di Charlotte dove il nostro arrivo è previsto per 17.50 del 4 gennaio. Randy Danner, proveniente da Los Angeles, dovrebbe essere lì ad aspettarci ed insieme dopo aver ritirato il nostro pulmino andremo in hotel. Non è stato facile trovare l’hotel ad un prezzo consono. In un primo tempo avevamo privilegiato la vicinanza al Convention Center e ne avevamo prenotato uno estremamente caro down town, poi abbiamo invece optato per uno a sette chilometri di distanza molto meno costoso anche se abbiamo dovuto noleggiare il pulmino. Questo ci permetterà di girare per i primi tre giorni per visitare la città e per conoscere meglio il posto dove siamo. Le guide turistiche ci consigliano di visitare s il Museum of New South e il Discovery Palace dove potremo vedere una foresta pluviale contenuta al suo interno, insieme ad uno splendido planetario. La parte sportiva sarà ricchissima sebbene la squadra di basket degli Hornets che gioca in NBA, non giochi in casa neanche una partita in quella settimana, sarà possibile vedere la squadra universitaria, ma anche la Hall of Fame del Nascar, lo stadio dei Carolina Pantrhers e se avessimo un po’ di fortuna potrebbe anche succedere di poter vedere non solo lo stadio vuoto, ma la partita di play off. Una visita alla città, ad un mall e per i maggiorenni, che in USA sono quelli con più di vent’uno anni, alle famose fabbriche di birra dovrebbero chiudere le giornate che precedono l’inizio della convention. Alla sera potremo gustarci play off e bowl finale del NCAA a fianco di molti coach quotati e non, oltre che partecipare alla trasmissione televisiva per la premiazione del coach dell’anno e trascorrere un po’ di tempo con i tanti coach amici con i quali siamo in contatto da tanti anni. Potremo sentire tutte le buzz session che si alterneranno nei giorni della convention. Alessandro e Zamba per i Line backer, Cris per i runner, Fede per i fullback, Tommy per le linee, Stefano per QB e special Team, Randy per le linee
di difesa ed io che girerò tra quelle più interessanti per il livello di gioco nostro, dovremmo dunque riuscire a tornare anche quest’anno con una buona dose di esperienza in più che cercheremo di trasmettere. Dal programma avrete capito che non sarà proprio una vacanza per quanto riguarda l’impegno, ci sarà poco tempo per oziare o per pensare al Jet legs. Sarà come sempre una bella avventura, vissuta insieme che ci impegniamo a raccontare sia quotidianamente sia con brevi riassunti di ognuno di noi al nostro ritorno. Quaranta giorni alla partenza ed io come ogni anno sono riuscito a raccogliere con un po’ di attenzione i soldi necessari per il volo e le spese a Charlotte, mettendo via ogni volta che tornavo a casa gli euri sciolti che mi rimanevano in tasca, questo a dimostrazione che tutti i Rams se lo vogliono potranno far parte della spedizione l’anno prossimo, nel caso si dormirà un po’ più scomodi ma con il piacere di avere un nostro compagno in più con noi. Due i debuttanti assoluti quest’anno. Federico e Stefano, che non solo non sono mai stati alla American Football Coach Association, ma non sono mai stati negli USA. La corsa alla vittoria dei due posti gratuiti per l’anno prossimo è aperta, qualcuno si è già messo in mostra da settembre per impegno e dedizione, non so se hanno una buona conoscenza dell’inglese ma spero per loro di si. La strada per l’ambita vittoria è ancora molto lunga ma nella valutazione finale terremo conto anche delle presenze e dei progressi che vediamo. Ora comincia il count down per i fortunati che partiranno.