Regolamento e funzione degli arbitri

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Il maltempo che imperversa su Milano, niente di grave per carità, ci ha fatto scegliere di svolgere una sessione teorica in aula magna, al posto dell’allenamento sul campo, sia per le condizioni del terreno di gioco, sia per evitare che le divise non fossero asciutte per venerdì e caricare le molte mamme che sono le magazziniere a  casa ad un super lavoro. Le previsioni danno pioggia ancora per oggi, ma da domani il cielo pur restando coperto dovrebbe smettere di rovesciare acqua sulla città, per cui giovedì allenamento con attrezzatura completa così da recuperare quello mancato di oggi. Ieri sera abbiamo approfittato per anticipare le formazioni e gli schemi che useremo il prossimo anno, formazioni e schemi che saranno aggiunti alla play book già consegnato, prima della fine dell’anno, ma soprattutto abbiamo approfondito la conoscenza del regolamento e delle funzioni degli arbitri in campo e ricordato che in campo nessuno è autorizzato a discutere con gli arbitri, non siamo il calcio e non vogliamo diventarlo. Proprio ascoltando le spiegazioni sul regolamento ci siamo resi conto della sua complessità e di quante volte abbiamo pensato, sbagliando, che un arbitro avesse mal visto una azione di gioco. L’esempio  più calzante che è stato fatto sulla pass interference. Dopo aver ricordato che cos’è e quando si può verificare, abbiamo esaminato un azione in cui per terra si vedevano due flag una tirata dal Field judge ed una tirata dal ref. A fine azione il ref girava la flag del FJ e teneva buona la propria. Molti pensavano che il ref avesse più potere o che flag-a-terra-3il field judge avesse sbagliato  a tirare la flag, solo la spiegazione della dinamica dell’azione e la conoscenza  delle assegnazioni dei vari arbitri facevano chiarezza. L’azione era stat ovviamente un passaggio, solo che il qb l’aveva effettuato dopo la line a di scrimmage. Il ricevitore controllato dal FJ aveva subito interferenza e giustamente la cosa era stata flaggata, solo alla fine dell’azione parlando con il Ref che aveva segnalato che il passaggio era stato effettuato dopo la linea di scrimmage, il FJ veniva a conoscenza di una delle condizioni essenziali per la chiamata di pass interference, che il passaggio sia legale. Appreso della mancanza di tale condizione giustamente girava la flag mentre il Ref applicava la penalità per tale infrazione. Così facendo il FJ aveva dimostrato di difendere sia il ricevitore che il cornerback essendo concentrato sulla sua assegnazione, così come il Ref attento al qb ed ai movimenti del pallone aveva dimostrato la sua attenzione verso i suoi compiti. La comunicazione e ricostruzione di quanto avvenuto permetteva infine di prendere la giusta decisione. Spero che attraverso questi esempi tutti possiamo capire l’impegno e le difficoltà che incontra un arbitro nello svolgere le proprie mansioni, ed ogni volta che ne parlo mi torna in mente quello che mi disse il revisore degli arbitri della NFL quando lo incontrai:” Da giovane mi resi conto che per me giocare era troppo semplice, volevo farse qualcosa di più, volevo fare l’arbitro, così da permettere a tanti di poter giocare in sicurezza.” Dalla complessità delle mie spiegazioni capite quanto sia difficile il compito che un arbitro deve assolvere, studiare il regolamento bene e a fondo e cercare di applicarlo deve essere il nostro modo per aiutarlo, per questo abbiamo sempre ritenuto le riunioni come quelle di ieri parte essenziale della preparazione dei giocatori, per questo mi è spiaciuto ieri sera vedere meno persone del solito alla riunione. Giovedì si torma sul campo ma chi ieri sera non è venuto ci obbligherà a ripetere in futuro quanto fatto.