Divertirsi è meglio.

Abbiamo spesso parlato dei tanti vantaggi che lo sport praticato per divertimento dà, riguardo all’insegnamento dei valori, della programmazione e di tante altre cose riguardanti la sfera mentale. Oggi  vorrei parlare di quanto sia anche importante per quanto riguarda il mantenimento di una buona condizione fisico atletica, vera prevenzione per tante malattie

oggi diffuse. Sull’ultimo numero di Psicologia Contemporanea ( maggio- giugno 2015 ) è stato pubblicato un interessante articolo che riporta due ricerche svolte in Francia e negli Stati Uniti. In entrambi gli studi venivano studiati due gruppi di persone ai quali veniva dato il compito di marciare per mezz’ora, con due differenti consegne: ad un gruppo veniva chiesto di fare mezzora di allenamento duro , mentre l’altro veniva invitato a camminare per mezzora consecutivamente, godendosi la camminata. Finita la prova era stato allestito un buffet al quale erano invitati tutti i partecipanti e dove potevano servirsi a piacere. Nell’esperimento svoltosi in Francia vi era una cena completa dai primi al dessert, mentre nello studio statunitense vi era un grande capiente distributore di M&M a cui tutti potevano attingere liberamente.  Lo studio ha evidenziato come, a parità di calorie consumate e chilometri percorsi, le persone che avevano svolto l’allenamento di mezz’ora, consumavano di più di chi aveva camminato per il piacere di farlo. I ricercatori attribuivano tale comportamento al desiderio di premiarsi per la fatica svolta da  chi riteneva di essersi già abbastanza sacrificato, mentre, chi riteneva l’attività svolta già gratificante, non cercava ulteriori appagamenti nel cibo.  Questo atteggiamento mentale la dice lunga sul metodo da usare per insegnare a dei ragazzi. Se riusciamo a fargli percepire gli allenamenti e anche la fatica che spesso si deve fare in essi, come un divertimento e non come  una punizione sarà più facile ottenere comportamenti positivi nel tempo. Lo studio svolto riguardava solo il cibo ma segnali simili sono rilevati anche in altri differenti campi. Purtroppo una buona parte della pubblicità e dei media ci hanno abituato a molti stupidi luoghi comuni, per cui una medicina è buona se è cattiva, mentre la medicina buona è quella che mi guarisce a prescindere dal suo sapore,  l’insegnante che mi interroga mi vuole fregare, mentre probabilmente vuole solo verificare il mio grado di preparazione e quanto ho appreso del suo insegnamento,  l’allenatore che mi stimola ce l’ha con me, mentre cerca di stimolarmi per migliorare il mio rendimento, il poliziotto che istituisce un posto di blocco vuole farmi perdere tempo, mentre di fatto sta  vigilando  sulla sicurezza di tutti,  e la lista potrebbe continuare con molti altri esempi. Divertirsi si può basta approcciarci in modo diverso e trovare il lato positivo in quello che facciamo.