Altro giro, altra corsa.

Quest’anno, per mia fortuna,  ho avuto ancora  la possibilità di andare oltre oceano per assistere alla Convention a cui migliaia di giocatori e allenatori di Football Americano sperano di partecipare. Ebbene si, quest anno a Louisville, Kentucky, si è tenuta l’ AFCA, che oltre a presentarsi con magnifiche esposizioni per le attrezzature, non delude le aspettative e permette a tutti noi di condividere le nostre esperienze su questo magnifico sport, conoscere nuove persone e rivedere cari amici e compagni di passione. L’anno scorso grazie alla borsa di studio concessa da Anna Puzzarini, che tuttora continuo a ringraziare, ho avuto la possibilità di andare con Big, Muro, Pollo e Jack ad Indianapolis e iniziare così la mia avventura nel football che, più che da un punto di vista atletico, mi ha fatto scoprire il lato tecnico, emotivo e gli ideali che trasmette questo sport. Qualcuno di voi potrà pensare che assistere a questo evento possa bastare una volta per imparare quanto serve su questo sport. Vi sbagliate di grosso. Partecipare a questa Convention ti permette di scoprire sempre lati nuovi che riguardano sia questo sport sia le persone che lo vivono, e che ogni volta rinnovano la loro passione per lo sport e per ciò che rappresenta. A Louisville ho vissuto diversamente questa esperienza rispetto all’ anno precedente ad Indianapolis, a cominciare dal mio inglese sensibilmente migliorato e oltre che per i nuovi compagni di viaggio che sono venuti (Bob, Malcolm, Tommy e ancora Big e Pollo ) in particolar modo per alcuni aspetti che la prima volta non avevo colto come ad esempio il rapporto che può nascere tra coach di diverse squadre che condividono le proprie esperienze con gioia e stimolandoti a far crescere sempre i propri progetti di squadra, oppure gli incontri tenuti nella sala principale dove dialoghi con allenatori che hanno esperienze e “curriculum” sportivi impressionanti che  hanno saputo darci il loro punto di vista e come il Football Americano ha saputo farli crescere e diventare uomini fin da quando erano giovani e vestivano i panni dei giocatori. In generale è un’esperienza che vale la pena fare più volte, oltre che per i

motivi sopraelencati anche per motivi tecnici. Capita spesso che col passare del tempo e giocando si “smarrisca la via” dei fondamentali e mi rendo sempre di più conto che sia necessario aver la consapevolezza di come ci dobbiamo muovere in campo e avere la costanza ad ogni allenamento di fare sempre i nostri drill fondamentali di ruolo per mantenere la nostra tecnica di gioco al meglio, oltre che ad evitare infortuni. Fondamentale è stato anche seguire le Buzz Session che ti riporta sempre a rinfrescarti la memoria sui drill principali e, spesso, a fartene scoprire di nuovi. Per quanto riguarda il viaggio la mia fortuna con le valigie mi precede. Quest’ anno però la mia valigia al posto di scegliere tra stare con me o viaggiare da sola a caso per qualche aeroporto, ha preferito la compagnia delle altre cinque valigie, lasciandoci tutti senza vestiti e, nel mio caso, con qualche sfottò in merito alla mia fama. A questo merito ci tengo a ringraziare Franz che l’anno scorso mi suggerì di tenermi il necessario nel bagaglio a mano la prossima volta che sarei partito, e così ho fatto godendomi le scene di pollo che si lavava i denti con l’ausilio del suo indice destro e restare senza cambio.  Per concludere ringrazio tutti quanti a partire da Big che con qualche dritta mi ha permesso di organizzarmi per poter venire anche quest’anno, ringrazio Pollo, Malcolm, Bob e Tommy per la compagnia e per i bei momenti passati assieme, ringrazio Franz e Randy “Lupo” Danner che ho quasi solo occasione di vedere andando a seguire AFCA, dando un valore aggiunto a questa esperienza. E per ultimo ma non per importanza ringrazio ancora Anna per il sostegno dato a me ai miei compagni e ai Rams che anche questa volta sono tornati da un’avventura meravigliosa! GRAZIE!!!

Zamba #44