Il Punt

 Questa è una delle cose che più denota l’impreparazione dei giocatori riguardo al regolamento. Quante volte in occasione di un punt si sentono suggerimenti contrastanti provenire dalle panchine al compagno preposto al ritorno: “Prendila!”, “ “Levati” , “Fermala”.  Vediamo dunque oggi cosa è un punt e quali sono le regole che lo amministrano. Un punt è un calcio attraverso il quale una squadra cerca di allontanare il più possibile dalla propria end zone la squadra avversaria. Viene normalmente giocato al quarto down, ma potrebbe essere giocato in qualsiasi altro tentativo e dopo il calcio la palla diviene morta, vale  adire che solo la squadra che lo riceve può, toccandola, rendere la palla di nuovo viva. Se la palla esce dal campo la squadra che ha ricevuto il calcio ripartirà dal punto in cui il pallone è uscito, se esce da fondo campo o si ferma in end zone si ripartirà dalle venti yards. Se viceversa uno dei giocatori della squadra che calcia tocca la palla si ripartirà da quel punto, sempre che la squadra che riceve il calcio dopo tale tocco non si sia impossessata della palla ed abbia guadagnato una migliore posizione sul terreno. Il tocco della palla anche accidentale commesso dalla squadra ricevente fa diventare la palla viva e per cui qualunque giocatore potrà a quel punto impossessarsi della palla e cercare di guadagnare terreno. Per questo motivo quando il ritornatore non riesce a prendere la palla al volo e gli avversari gli sono vicini,  gli si consiglia di allontanarsi dalla palla per evitare che questa lo tocchi anche accidentalmente. La palla sarà considerata in gioco ma morta fino a quando un giocatore della squadra che h calciato la solleva da terra o la palla è ferma avendo finito la sua inerzia. Per questa azione sono state coniate alcune regole speciali per tutelare l’incolumità dei giocatori: 1) Il giocatore che calcia la palla non può essere toccato fino a quando dopo aver effettuato il punt non ritrova l’equilibrio ( Fallo personale 15 yards e primo down automatico);  2 ) La squadra che riceve il calcio non può effettuare blocchi al di sotto della cintura; Al giocatore che sta per ricevere la palla deve essergli concesso lo spazio per riceverla; 3) il giocatore che sta per ricevere la palla se agita il braccio teso sopra la testa ha il diritto di ricevere la palla e fare al massimo un passo per ritrovare l’equilibrio senza che nessuno della squadra avversaria lo tocchi. Tale azione si chiama fair catch e serve ad impedire alla squadra che ha calciato il guadagno che potrebbe avere dal rotolare della palla. Per le regole sopra esposte un buon calcio è un calcio che sia abbastanza lungo ma anche abbastanza alta così da permettere ai propri compagni di essere vicini al punto di caduta del pallone ed impedire agli avversari di avanzare il pallone. Il massimo guadagno si ha quando i compagni del calciatore fermano la palla che rotola o che vola in prossimità della end zone avversaria cos’ da costringerli ad attaccare da quella posizione è frequente però assistere a calci che permettono ritorni in meta o a causa di snap sbagliati ulteriore perdita di terreno, per cui al nostro livello, solo un coach sa se è meglio giocare un punt o rischiare di guadagnare terreno attraverso una giocata di corsa o passaggio.  Queste considerazioni però dovrebbero aiutarci a dedicare maggior tempo agli special team che come è stato quantificato, influenzano per  il 30%  il successo o la sconfitta in una partita.