Douglas, Panzani e Dho nella Hall of Fame del Football Italiano
Pubblicati ieri i nomi dei tre che andranno ad arricchire la lista della hall of fame. Come anticipatovi mesi or sono solo Douglas è stato da me votato, non perché non riconosca meriti a Dho o Panzani, ma perché ritengo, probabilmente a torto visto il pensiero degli altri, che la Hall of fame non sia l’elenco degli MVP. Credo che nella Hall of fame debba entrare chi ha fatto per il football italico, molto più che buone prestazioni in campo, prestazioni oltretutto che andrebbero condivise con i compagni di linea, i play book giocati dai coach, il numero di partite giocate e così via, Il football, come abbiamo più volte detto non è uno sport individuale, ma il massimo dello sport di squadra, per cui non esiste mai un giocatore che da solo fa la differenza, ma esiste un modo di giocare che può permettere ad un giocatore di diventare molto incisivo, perfino determinante ma grazie ad una serie di condizioni indipendenti dalla sua abilità. Per questo riteniamo che nella hall of fame debba entrarci chi si è speso in modo particolarmente efficace a vantaggio di tutto il movimento e non di una singola squadra o di sé stesso. Jerry Douglas non è solo il coach che ha portato Pesaro al Superbowl di Rimini, né quello che ha guidato la nazionale a vincere l’europeo, Jerry ha contribuito a diffondere il football nelle Marche, trasmettendo la sua passione a giocatori che poi hanno contribuito alla nascita delle tante squadre che negli anni hanno affollato i nostri campionati. Avevamo fatto un sondaggio prima di votare quest’anno ed erano usciti alcuni nomi condivisibili, quali quello di Riccardi, fondatore delle statistiche e dell’albo dei coach, per esempio, evidentemente il nostro pensiero non è quello condiviso, o forse siamo noi che non abbiamo capito cosa è la hall of fame, o forse ci sono pagine di storia del nostro sport che è meglio non ricordare, per non mettere in imbarazzo nessuno.