Quando è fallo.
Continuiamo il discorso sui falli nel football iniziato settimana scorsa. Prendendo in mano il regolamento di gioco del football americano, uno rimane basito per la sua complessità. Dobbiamo tenere però presente la differenza tra la mentalità europea e quella statunitense. Negli Usa scrivono le cose a prova di stupido, per cui scrivono tutto, codificano tutto così da non permettere a nessuno di dire:” Non lo sapevo” Provate solo a pensare alla schedina che si firma al momento dell’ingresso dove ti chiedono se sei mafioso, terrorista, se porti esplosivi e così via, proprio perché non vogliono dare alcuna giustificazione a chi dovesse commettere un reato. La stessa attenzione la mettono quando scrivono qualsiasi regolamento o contratto. Fu clamoroso il fatto successo all’inaugurazione del nuovo stadio di Dallas quando un calciatore riuscì a colpire con il pallone durante l’esecuzione di un punt, l’enorme schermo televisivo, 40 metri per 25 metri circa, con il pallone. Fischio degli arbitri e discussione di molti minuti su cosa fare, dato che la cosa non era prevista dal regolamento. Alla fine il panico fu risolto con una decisione che in Italia avremmo preso in pochi secondi: si rigioca il down. Il tabellone fu poi alzato di alcuni metri per rendere impossibile il verificarsi un’altra volta dell’episodio, con una spesa di svariati milioni di dollari. Questo precisazione per spiegarvi che non vi deve spaventare il numero di pagine del regolamento, in cui ci sono molti esempi per far si che tutto sia previsto. Diciamo che il regolamento del football, imparate le cose, diciamo burocratiche, in quanti si gioca, cosa si può e cosa si deve indossare, dove ci si deve posizionare, il resto è molto semplice: tutto ciò che è antisportivo è fallo. Se prendo uno per la maschera è pericoloso e obbliga la persona a fermarsi, per cui fallo, se proibisco ad un giocatore di prendere la palla senza pensare minimamente a prenderla io, è fallo, se colpisco un giocatore violentemente senza ragione, è fallo, se colpisco un giocatore nella schiena senza che questi abbia la palla in mano, è fallo. Basta ricordarsi che questo è uno sport il cui scopo è quello di giocare, divertirsi e poterlo rifare tante altre volte, per capire cosa mette a rischio l’incolumità dei giocatori e cosa no. Ovviamente parliamo del regolamento dei college, diverso anche se simile da quello dei professionisti, dove viceversa il primo scopo è tutelare gli investimenti sui giocatori e garantire un adeguato ritorno economico garantendo lo spettacolo.