Verso la fine dei gironi di andata.
Siamo a metà delle partite della regular season, per lo meno noi Rams, si perché questo campionato italiano a nove giocatori, è poco omogeneo per cui ci sono squadre che hanno già giocato tre partite, noi appunto, ed altre che ne hanno giocate una sola, ci sono squadre che giocano un buon football ed altre che continuano a finire le partite con punteggi imbarazzanti. Si dice che il campionato è lungo perché mancano gli arbitri per garantire lo svolgimento di tante partite, la verità è che si sacrifica la credibilità e la bellezza del campionato, per cercare di nascondere una crisi che di fatto è cominciata. È come chi non si fa gli esami per non sapere che è malato. Il football in Italia, come già successe negli anni 80 e 90 è entrato in crisi a causa dei costi e soprattutto a causa della megalomania di chi dovrebbe guidarlo. Pur di far vedere che i numeri crescono, i per cercare di limitare i numeri delle defezioni si fa giocare tutti senza controllare la reale potenzialità di una franchigia, rovinando campionati che avrebbero potuto essere belli ed avvincenti, ma non solo, i danni che tale operato fa vanno ben oltre al rovinare la spettacolarità del campionato. Bisogna ricordarsi che alle partite partecipano due squadre, che giocano, la squadra degli arbitri che le tutelano, ma anche il pubblico che è quello che dovrebbe contribuire a diffonderlo il nostro sport. Nessuno pensa ai ragazzi, cosa pensate possa imparare un giocatore dopo aver perso tutte le partite con oltre trenta punti di scarto? Quale voglia potrà avere nel continuare a giocare se si accorge che non potrà mai essere competitivo? Ci sono società di cui si vede la mano dei dirigenti che stilano un programma, lavorano per la crescita ed i risultati li confortano, ma si vede anche che esistono dirigenti che lavorano per questo, ma ci sono anche società che continuano a non migliorare anzi le si vede peggiorare perfino e la domanda è chi dovrebbe salvaguardare quei ragazzi?
Chi dovrebbe valutare la capacità di una società di poter partecipare ad un campionato? Non può, e non si deve, in uno sport di contatto, limitarsi ad iscrivere una squadra ad un campionato mandando allo sbaraglio venti ragazzi senza che nessuno controlli se questi sono realmente in grado di tenere il campo e partecipare ad un campionato. Il nostro girone per esempio sarebbe stato altamente competitivo, in cui noi saremmo probabilmente arrivati ultimi, ma riuscendo a tenere il campo in maniera dignitosa ed assicurando al pubblico partite godibili, se qualcuno avesse suggerito agli Alfieri, per quest’anno di fare solo amichevoli che li avrebbero aiutati a crescere per poi l’anno prossimo cimentarsi in un campionato. Viceversa il nostro girone verrà falsato dalla formula ad orologio che priverà tutte le squadre di partite di ritorno e che garantirà ai Pirati, con tutto il rispetto per gli Alfieri di due facili vittorie mentre le altre squadre avranno partite molto più difficili per doversi conquistare la seconda vittoria. Inoltre tutti invocano la televisione per diffondere il nostro sport ignorando che il nostro sport si è diffuso ed è andato per televisione quando la stessa, preso atto che facevamo tre, quattromila spettatori alle nostre combattute partite, decise che lo spettacolo valeva la pena di essere diffuso. Non fummo noi a cercare la televisione fu lei a cercare noi perché offrivamo uno spettacolo piacevole da godere. Prima di invocare la televisione chiediamoci che cosa siamo in grado di offrire alla televisione e se ci conviene andarci alla televisione. Lavoriamo per migliorare lo spettacolo, investiamo i soldi, non pochi che le squadre versano alla federazione, in camp formativi, in progetti di crescita, in sviluppo del settore e quando avremo un base solida, magari cominciamo a pensare ad organizzare squadre nazionali. Insomma non chiudiamo gli occhi davanti alla realtà, non temiamo la realtà, ma forti dell’esperienza passata, modifichiamo i comportamenti già commessi in passato per evitare la medesima fine. Siamo ancora in tempo, ma non ce ne resta molto. Questo sport è meraviglioso anche da vedere se i partecipanti sono di pari livello, è uno degli sport più noiosi se non è così. Vale anche per gli USA, guardate quanti spettatori fa Cleveland, figuriamoci in Italia. Le capacità per invertire la rotta ci sono, speriamo solo che ci sia anche la volontà.
Godiamoci queste vacanze fino a mercoledì 3 aprile, poi per noi comincerà un altro campionato, con tutte partite estremamente impegnative, peccato giocare due volte coi Lancieri, senza permettere al nostro pubblico di vedere, quelli che ritengo i favoriti a vincere il girone, e peccato anche non poter giocare a casa dei Pirati che avrebbero anch’essi il diritto di giocare a casa loro la partita di rivincita con noi. Speriamo che sia l’ultima volta che un campionato venga svolto con tale formula.
SERENA SS; PASQUA A TUTTI!.