Aiutiamo il football a diffondersi.

diffusione passa parola , media
Ciclicamente il football ha un boom nella sua diffusione seguito quasi sempre da una fase di stallo e poi di regressione. L’esperienza dovrebbe aiutarci a capitalizzare la fase di espansione e ridurre al minimo la fase di regressione. Da sempre uno dei problemi principali del nostro sport è il costo, non solo quello delle attrezzature, ma soprattutto il costo di gestione di una squadra. Poca trasparenza nei bilanci e differenza di retribuzione tra i giocatori. Oggi che internet ed i social rendono ancora più facile fondare una squadra pochi si preoccupano di gestirla, per cui raccolti quindici amici, un ex giocatore ed impiegato molto tempo per scegliere il logo ed il nome si dà vita ad una nuova franchigia. Solo in un secondo momenti ci si preoccupa di trovare un campo ed una volta trovato ci si organizza alla bella e meglio. Il costo di affiliazione non è altissimo per cui ci si iscrive. Un primo scoglio lo si trova con il tesseramento, 30 euro sono un costo abbastanza rilevante, ma si sopperisce tesserando solo alcuni, tanto finché non si gioca un campionato non è obbligatorio. Dai primi allenamenti si ha l’illusione di essere una squadra veramente forte, l’ex giocatore urla tanto, attacco e difesa ovviamente si equivalgono essendo ambedue neofiti e sembra proprio che la squadra possa avere un futuro roseo appena avrà aggiunto un po’ di esperienza. Naturalmente fino a questo punto nessuno a stilato un bilancio preciso sui costi, nessuno ha contattato u medico, nessuno ha cercato qualcuno disposto a fare le statistiche o qualcuno degli altri ruoli importanti in questo sport, figuriamoci due arbitri. Sulle ali dell’entusiasmo forse si riesce perfino a trovare tassandosi o con l’aiuto del padre di qualche ragazzo più generoso di altri, i soldi per fare un campionato e per i primi quattro minuti della prima è partita si è tutti molto felici di quello che si è riusciti a fare, poi purtroppo il campo che è galantuomo, fa si che il punteggio diventi imbarazzante ovviamente a favore della squadra avversaria e da quel momento, si fa fatica a fare tutto. Poche persone agli allenamenti, poche persone in partita, infortuni, e solo grazie ad un grande orgoglio si riesce in qualche caso a finire il campionato, grazie alla mercy
roule e a qualche coach avversario compiacente che schiera da subito i giocatori con meno esperienza. Questo tipo di fenomeno andrebbe evitato. Bene fa la Federazione a fare corsi dirigenti per insegnare a gestire una società sportiva, perché non è giusto permettere che tanto entusiasmo da parte di tanti ragazzi venga tradito, da dirigenti improvvisati, che magari investono i primi soldi a disposizione, in magliette, giubbotti e in tutto quanto permetta agli aspiranti giocatori di essere parte di una squadra di football senza avere mai avuto la possibilità di diventare una squadra di football. Non basta fare cento flessioni o prendere e dare tanti colpi per essere un giocatore di football, ma occorre molto di più ricordando che una delle prime caratteristiche di un buon giocatore è la disciplina, dentro e fuori dal campo. Organizzare una squadra non è cosa facile ma stilare un bilancio preventivo aiuta di sicuro, proprio per decidere come spendere i soldi salvaguardando prima le cose essenziali per poi investirli caso mai nel superfluo. Portare in Federazione due aspiranti arbitri è già un segno di aver capito le difficoltà di questo sport e mettere basi solide sul futuro della nascente squadra. I due aspiranti arbitri appena finito il corso saranno in grado di insegnare il regolamento ai neofiti, per lo meno le cose più importanti, e potranno fare reciproca esperienza arbitrando gli allenamenti, permettendo ai giocatori ed a loro stessi di capire la differenza tra una regola e la sua interpretazione. Forse sarà una crescita più lenta, frase qualche squadra o presunta tale rinuncerà ad affilarsi, ma sicuramente avremo meno defezioni una volta affiliate e finalmente non sentiremo l’odioso termine di sport di moda che finisce quando la moda passa. Corsi gratuiti o quasi, per dirigenti, coach, addetti statistiche aiuterebbero non solo le squadre in formazione ma anche quelle nuove a consolidarsi e ad organizzarsi come questo sport richiede. Dirigenti più preparati vuol dire squadre più organizzate a vantaggio di tutto il movimento.