Adesso tocca alle squadre ed agli appassionati
E’ uscito ieri l’atteso comunicato federale che ha raccolto molte delle indicazioni che le società hanno suggerito durante la riunione del 4 novembre. Credo che questo sia il modo corretto di agire davanti ad un problema che riguarda tutti: mettere a conoscenza del problema, ascoltare i pareri, i suggerimenti, le soluzioni proposte da tutte le società e quindi decidere. Come più volte sottolineato infatti la riunione di Firenze non era una assemblea decisionale, era solo consultiva vale a dire il consiglio direttiva consultava le società interessate a dare il loro parere per poi decidere, sapendo di avere o non avere un ampio consenso. Dunque il consiglio federale dopo aver sospeso quanto precedentemente affermato messo a conoscenza le società di una mancanza ormai cronica di arbitri, mancanza che non riguarda solo il nostro sport o l’Italia, ma è un po’ generalizzata, sensibilizzate tutte le società su questo problema si aspetta che ognuno si attivi per aumentare il numero di arbitri a disposizione, consapevole come sempre che se aumentiamo la base rendiamo migliore la qualità degli arbitri che potranno non dover fare più partite in un week end e saranno stimolati a migliorarsi per essere designati per le partite più importanti, oltre che per loro soddisfazione personale. A tale scopo viene introdotta la figura dell’assistente arbitro che sarà scelto tra i dirigenti, coach, o giocatori delle squadre e che coadiuveranno le crew arbitrali possibilmente nelle partite del loro girone o del loro campionato, compatibilmente con gli impegni della propria squadra. Tale provvedimento già usato all’estero ha portato risultati insperati nella crescita della squadra degli arbitri. Contemporaneamente ogni squadra dovrà impegnarsi per iscrivere una o più persone ai corsi gratuiti per arbitro che partiranno a breve così da intervenire alla radice sul problema ed avere soprattutto arbitri disponibili dove esistono squadre, limitando in futuro il costo delle trasferte. Ci auguriamo che proprio a questo proposito in futuro chi non si è attivato in questo senso
paghi interamente i costi di trasferta degli arbitri e sollevi chi si è attivato dal dover anche dividere le spese di chi non lo ha fatto. La federazione ha anche deciso di accollarsi il costo dei corsi e delle divise di coloro i quali scenderanno in campo oltre al rimborso spese per eventuali spese di trasferta che gli arbitri o gli assistenti arbitri sosterranno nell’esercizio delle loro funzioni. Crediamo che il progetto sia valido e ci auguriamo che ogni società lo faccia proprio. Adesso tocca a noi, a tutte quelli che sono insorti davanti ad una delibera che abbiamo giustamente ritenuta vessatoria e mal scritta. Abbiamo un banco di prova importante per dimostrare che se c’è bisogno per il nostro sport: NOI CI SIAMO. A onor del vero la federazione ha anche previsto incentivi economici da erogare a fine anno, alle società che oltre ad aver aderito al progetto ne hanno fatto parte. Siamo sicuri che non sarà questa la motivazione che spingerà molti a tornare sui campi, ma anche questo provvedimento si muove sulla strada di abbassare i costi. Tutti i grandi che si sono riempiti la bocca con: ” ai miei tempi facevo, mi allenavo, ero diverso.. ” oggi hanno l’occasione per dimostrarlo. Mi auguro che dopo aver raccontato ai ragazzi di oggi di quanto eravamo bravi non vorrete ammorbarli con banali scuse per tirarvi indietro. Amare questo sport vuol dire mettersi a disposizione di esso, limitarsi a criticare non è sicuramente un buon esempio, penso ai tanti che ancora oggi si vantano di giocare nella categoria senior, e mi chiedo perché non andare in campo a fare una cosa utile a tutti? Mi sembra inutile dire che io ho già dato la mia disponibilità a rifare il corso arbitri e che sarò a disposizione fin da subito, perché ritengo, e molti con me, che l’esempio è la migliore delle propagande e la coerenza sia una delle prerogative di un uomo.