Non ci vogliamo credere.

fidafDurante quattro chiacchiere informali con il consigliere Fabio Tortosa , ci dice che alle prossime lezioni pe ril consiglio federale i Presidenti dovranno eleggere sette consiglieri federali , mentre due verranno eletti dai rappresentanti degli atleti ed uno dai rappresentanti dei tecnici. Aggiunge poi che i presidenti sceglieranno i sette tra tutti coloro i quali si saranno candidati esprimendo sette preferenze a testa. Riteniamo che sia uno scherzo ma per sicurezza chiediamo conferma la segretario generale, il quale ci conferma che ogni presidente potrà esprimere sette preferenze. Per spiegarmi meglio, se il 51% dei voti utili si mette d’accordo il voto degli altri 49% dei voti utili è del tutto ininfluente, in barba al più elementare principio di democrazia che vuole una parte riconosciuta alla minoranza. Per carità nello sport minoranza e maggioranza sono termini impropri, ma diciamo che ci possano essere divergenze su come amministrare la federazione, su eliminare o meno il campionato a nove, per esempio, investire o meno soldi in nazionali minori , aumentare io meno il costo del tesseramento, ecc, sarebbe bello che ci possa essere un contraddittorio in consiglio federale prima di prendere una decisione. Andremo a votare senza conoscere la situazione patrimoniale della Federazione non essendo all’ordine del giorno nessuna approvazione dello stato patrimoniale malgrado sia previsto dallo statuto che al termine di ogni quadriennio olimpico l’assemblea debba conoscere la situazione patrimoniale della federazione così come recitato dal punto “c “ dell’articolo dello statuto sotto riportato

1.L’Assemblea Nazionale ordinaria, con votazioni separate e successive:

  1. elegge il Presidente della Federazione;
  2. elegge i Componenti del Consiglio Federale ed il Presidente del Collegio Revisori dei Conti;
  3. elegge l’Assemblea elettiva degli organi direttivi provvede all’approvazione dei bilanci programmatici di indirizzo dell’organo di amministrazione che saranno sottoposti alla verifica assembleare alla fine di ogni quadriennio o del mandato per i quali sono stati approvati;

Quello che non capiamo è il perché si debba correre il rischio di vedersi richiamare dal Coni per inadempienze alle quali si potrebbe facilmente adempiere limitando a tre le preferenze espresse dai presidenti e portando all’assemblea per lo meno una bozza dello stato patrimoniale con una relazione del Presidente dei revisore dei conti.  Confidiamo nel buon senso e buona volontà ,  e nella voglia di essere i più trasparenti possibili del consiglio direttivo in carica.