Il valore della conquista.

In tanti condannano la droga pur vivendo a facendo vivere ai propri cari una vita da drogati. La droga senza che noi lo volessimo ci ha condizionato il modo di pensare molto più di quello che immaginiamo. Cos’è infatti una della cose contro cui il non drogato deve combattere con il tossicomane? Al di là di una dipendenza fisica, facilmente superabile, quella che più di ogni altra cosa determina la dipendenza dalla droga è quella psicologica, e come viene rappresentata questa dipendenza? Semplicemente con il qui e adesso, con il facile ed immediato ottenimento delle soluzioni ai problemi, sebbene sempre più breve nel tempo. Cosa si contrappone  a questo pensiero? La conquista della soluzione. Mentre per il tossico la soluzione ha semplicemente nell’immediato un mero costo economico, salvo poi pagare un pesante costo fisico e mentale, per il non tossico la soluzione è frutto di una lotta giornaliera, di un impegno costante per poter raggiungere un dato obbiettivo, sia esso di origine economica, sociale o semplicemente la propria serenità. Questa lotta ci da però un valore aggiunto al conseguimento dell’obbiettivo: il grande piacere della conquista. Al tutto e subito viene contrapposto il poco ma conquistato,e la conquista ci da la dimensione e la percezione del nostro valore. Ci stupiamo se i ragazzi sono insicuri, ma non facciamo niente per permetter loro di dimostrare a se stessi e a gli altri il loro valore. Lo sport, il nostro sport, i Rams vogliono fare esattamente il contrario. Siamo partiti con un programma ambizioso vincere il Superbowl. Il primo anno le abbiamo perse tutte, il secondo qualcuna, poi siamo arrivati ai play off, poi al Superbowl infine lo abbiamo vinto. Oggi dopo quattro stagioni che siamo ai vertici dei vari campionati nazionali  dell’AICS, siamo a stilare un nuovo programma, oggi però grazie ad un duro lavoro, anche se non così appariscente, abbiamo l’organizzazione e la struttura per poter scegliere dove giocare e contro chi giocare, oggi qualsiasi scelta faremo sul nostro futuro sarà una scelta responsabile e frutto di conquiste fatte anno dopo anno. Oggi possiamo limitarci a scegliere se giocare in FIDAF o no,  condizionati solo ed esclusivamente da  un mero fattore economico, pronti a tenere il campo tecnicamente  contro qualsiasi avversario, sicuri di uscirne  comunque a testa alta.  La soddisfazione 

grande di alcune vittorie ed anche di alcune sconfitte nasceva proprio da questo: il rispetto degli avversari ce lo siamo conquistato. Ci piacerebbe che lo stesso avvenisse per i tanti ragazzi che spesso vediamo arrivare da noi insicuri, vittime di famiglie che per paura che il figlio non ce la faccia, tendono ad anticipare i loro desideri, anziché insegnargli a conquistare i loro obbiettivi. Gli stessi figli che i genitori ci lasciano timorosi, riescono a dimostrare, laddove sollecitati e stimolati, il loro valore assaporando il piacere della conquista. I nostri ragazzi hanno risorse sconosciute anche a loro, dobbiamo solo permettergli di scoprirle ed utilizzarle. Non c’è una età in cui si debba smettere di conquistare le cose. Ognuno di noi può mettersi degli obbiettivi e dimostrare a se stesso di riuscire a raggiungerli. Si può smettere di fumare, dimagrire, cominciare la giornata con un sorriso e tanti altri,  conquistandoci  quotidianamente la nostra dose di sicurezza, diamo l’esempio, i giocatori lo fanno in campo, fans e genitori lo possono fare nella vita di tutto i giorni, ampliando così il senso di Rams is enough , estendendolo ai nostri fans ed ai genitori.