Mens sana in corpore sano
Parlavamo ieri di come in Italia sia spesso molto costoso poter praticare uno sport e come questo fatto faccia considerare un privilegio la possibilità di poterlo fare, mentre dovrebbe essere data la possibilità a tutti di praticare lo sport che più si confà alle proprie doti
fisiche e caratteriali. Ci verrebbe facile chiamare in causa per tali negligenze i massimi sistemi, come spesso si fa, ma ne siamo proprio sicuri? Siamo certi che i nostri atteggiamenti non inducano tutti a pensare così? Mi è capitato spesso di vedere uomini e donne recarsi al golf per camminare, considerando tale esercizio un tocca sana per il nostro corpo, peccato che le stesse persone arrivate al golf, volessero parcheggiare all’interno della club house per non percorrere a piedi il tragitto, anche breve, tra il parcheggio e gli spogliatoi. Quante volte assistiamo a persone che vanno in palestra a fare step, ma si infuriano se per caso l’ascensore che le deve portarle al secondo piano è guasto? O come mai i genitori più attenti che accompagnano i figli a fare sport, spesso si fermano in seconda fila, intralciando tutto il traffico, per non far fare pochi metri a piedi ai loro piccoli atleti? L’elenco potrebbe continuare a lungo. Cambiare mentalità cominciando da noi stessi, l’ormai famoso dove o sbagliato?. Usare meno l’automobile e camminare è comunque una forma di esercizio fisico importante. Pretendere dai nostri figli che stiano più all’aria aperta e meno alla play station è giusto, ma è ugualmente giusto stare noi stessi meno sul divano con in mano il telecomando, dando l’esempio. Il movimento fisico è sicuramente una delle forme migliori di prevenzione delle malattie e magari cominciando a capire cos’è lo sport cominceremo ad apprezzarne maggiormente i benefici e la grande capacità formativa. Noi continuiamo a sognare un mondo in cui nei curriculum vitae subito dopo i titoli di studio e la preparazione lavorativa si debba scrivere che sport si sia praticato ed a che livello. Un mondo in cui la serietà dimostrata da chi ha saputo impegnarsi per il raggiungimento di un obbiettivo nello sport, magari vivendo tali sforzi con i compagni di squadra, siano considerati un valore aggiunto e non uno stupido optional. Un mondo in cui lo sport amatoriale occupi il posto che gli fu attribuito fin dall’antichità quando i latini ci ricordavano: “ Mens sana in corpore sano.
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