STORIA DI UNA PREMIAZIONE
Novara, 7 giugno 2015, un caldo micidiale e le zanzare che dopo il tramonto iniziano a fare sentire la loro presenza, nell’aria odore di carne alla griglia e il chiasso del pubblico, ma per il momento non sento niente di tutto ciò. Sono in fila con i miei compagni ad attendere la premiazione del Superbowl. Penso a dove ho sbagliato e perché, cosa avrei potuto fare in più per la squadra, penso anche alla mia ragazza e alla mia famiglia e all’anno passato; insomma ho la testa altrove!
Ad un certo punto sento chiamare il mio numero dallo speaker, solo alla seconda chiamata rispondo e ancora non ci credo, tanto che controllo che il numero chiamato corrisponda a quello che ho sulla maglia. Esco dalle righe e mi faccio avanti ed ecco che vengo nominato migliore giocatore dell’attacco. Tra il pubblico in campo che batte le mani vedo la mia ragazza con un sorriso enorme, mio fratello che, nonostante la macchina fotografica gli copra il viso, sorride anche lui e mia sorella a esultare dagli spalti insieme alla tifoseria. Mi volto verso i miei compagni e stanno tutti battendo le mani e facendo casino per me. Un emozione mai provata prima.
Ritorno nei ranghi passando prima dal coach Big per ringraziarlo e poi da tutti gli altri.
Questo mio pensiero è per esprimere la mia gratitudine a tutti i Rams e alle persone che ci sono dietro quindi: grazie a Muro che sa farsi volere bene e voglio solo che non lo tocchino e mi impegno affinchè non prenda botte. Grazie a Tato che è sempre pacato e sorridente ed è il più duro di tutti. Grazie a Tommy che “non dovrebbe essere lì” ma c’è comunque e non si lamenta mai. Grazie a Zanna che vede tutti gli avversari grossi ma ci va contro lo stesso. Grazie a Carlone che mi fa concorrenza per altezza e peso e questo mi sprona. Grazie a Pollo che ci mette l’anima per farci funzionare al meglio. Grazie a Bush che fa sembrare facili blocchi, ricezioni, controflussi e ha sempre una parola di conforto per tutti. Grazie a Nitro che, anche se lo placcano in nove, si rialza ed è subito pronto per il buco 2.
Grazie a Fra che lo vedo in huddle e poi non lo vedo più. Grazie a Simo che quando corre non lo prende nessuno. Grazie ad Ale C. e Andrea che hanno da competere con Nitro e non deve essere facile. Grazie a tutta la linea di difesa: Beppe, Giannino, Ale, Hunt, Max e Gianluca per le botte che ci diamo in allenamento. Grazie a Zambe che mi dice sempre che è un piacere vedermi tornare in D ogni tanto. Grazie alla follia di Greg. Grazie a tutta la Defence e alla Offence che ho dimenticato di nominare, non vogliatemene a male e grazie a tutti i vecchi Rams.
Grazie a Tiziana che svolge un grande lavoro dietro le quinte. Grazie al Vice e Alfred che seguono direttamente gli allenamenti della linea. Grazie a Alfredo Martinelli che ci prepara fisicamente con il suo stile. Grazie al coach Randy Beverly Jr. che anche se non è più con noi i suoi insegnamenti restano. Grazie al coach Paoli Crosti che rende possibile tutto questo e che ci insegna non solo a come stare in campo ma anche fuori da esso, nella vita di tutti i giorni.
Ultimi ma non ultimi un grazie agli amici, tifosi e parenti che ci vengono a vedere e anche se non sono tanti si fanno sentire e rispettare. Grazie a mia sorella piccola K, che è la mia tifosa numero uno, a mio fratello Paolo per essere venuto da Bologna con moglie e bambine a seguito solo per vedere il suo “fratellino” giocare lo sport più bello che ci sia. Grazie a mia sorella Enrica che, anche se non riesce a venire a vederci giocare, non manca mai la telefonata per sapere come è andata e grazie a suo marito Paolo per le forniture mediche e le visite gratuite. Grazie ai miei genitori per tutto in assoluto. Per concludere uno speciale ringraziamento alla mia ragazza Stefania che mi ha convito a iniziare a praticare il football quando credevo che a 28 anni fossi già vecchio per cominciare da zero, è merito suo se oggi gioco.
Che dire di più? E’ stata un’annata difficile e vedermi riconosciuto un MVP significa molto, significa cancellare l’impressione che i sacrifici fatti siano stati inutili ed essendo un team voglio condividere con tutti voi questo successo personale perché senza il lavoro di squadra non lo avrei mai ottenuto
GRAZIE RAMS.
Reda#79