La finale come un esame.
Oggi faremo l’ultimo allenamento prima della finale del campionato IAAFL che ci vedrà opposti ai Lancieri di Novara sul loro campo al centro sportivo Novarello, in via Dante Graziosi 1, a Granozzo con Monticello (No) alle 18 di domenica 7 giugno 2015, poi sarà solo l’attesa per la partita. Ci sarà tensione, certo c’è sempre prima di ogni partita, ma questo è il bello dell’agonismo, ma ci sarà anche la consapevolezza del percorso svolto per arrivare fin qui. Avremmo potuto allenarci molto meno, qualcuno forse lo ha anche pensato, e probabilmente ci saremmo arrivati lo stesso, ma non saremmo cresciuti, non avremmo migliorato non solo la nostra resa, non solo il nostro bagaglio tecnico, ma noi stessi. Noi stessi intesi come uomini, intesi come squadra. Come dimenticare
la gioia nel veder tutta la squadra esultare, settimana scorsa al Vigorelli, alla meta di Max, debuttante sedicenne che metteva le mani sulla palla, in area di meta, senza più lasciarla, dopo averci provato, senza riuscirci, le due azioni precedenti ? Esultanza perfino superiore alla sua? Come avremmo potuto condividere quella soddisfazione se non condividendo ad ogni allenamento i suoi sforzi, apprezzandolo, quando non riusciva a fare una cosa, ma continuando a provarci, perché sapeva che avrebbe potuto riuscirci ? Cosa lo stimolava se non il nostro esempio e la nostra empatia? Cosa c’era e c’è di più bello nel riuscire a fare ciò che credevamo difficile, fin quasi impossibile? Abbiamo giocato a Selvazzano contro una squadra con giocatori di scuola americana forti e preparati, ma proprio per la nostra tenacia negli allenamenti, siamo riusciti ugualmente a tenergli testa. Altri avrebbero recriminato, altri si sarebbero arresi alla loro indiscussa
abilità, noi ci siamo uniti ancor di più, siamo tornati alle basi, ci abbiamo messo quelle energie che normalmente ci viene chiesto di mettere ad ogni fine allenamento per abituarci ad alzare sempre un po’ di più l’asticella e siamo riusciti non solo a farci rispettare, ma addirittura a vincere, dimostrando quello che già negli anni ’80 avevamo dimostrato: non ci sono americani imbattibili, ci sono giocatori forti o meno forti, che siano italiani, o di qualsiasi altra nazionalità, si può competere con loro se si sanno i fondamentali alla loro stessa maniera, ma anche e soprattutto se si gioca come una squadra e non come un gruppo di bravi singoli giocatori. Si domenica affronteremo i Lancieri in casa loro, favoriti e carichi per poter avere finalmente la possibilità di batterci in una finale dopo due sconfitte negli anni scorsi. Non potranno restituirci il Pillow Bowl che gli abbiamo lasciato e che gli resterà in mano fino al prossimo campionato FIF, ma vorranno certamente dimostrare che hanno smesso di dormire sul cuscino. Noi saremo il frutto dei nostri allenamenti, del nostro carattere, della nostra preparazione, alla cose difficili siamo stati abituati fin da piccoli e siamo spesso riusciti a realizzarle. Ognuno di noi sa quali sono i suoi compiti, ognuno di noi sa quale è la sua responsabilità ed ha la preparazione per gestirla. Stasera le rifiniture domenica l’esame. In bocca al lupo Rams e che ognuno guardi le spalle del proprio compagno di squadra, mentre lui darà il massimo per far si che anche a Novarello la gente capisca perché non ci sono aggettivi a fianco ai Rams : RAMS IS ENOUGHT!