Un gradito ritorno.
Era il lontano…, il lontano: il football era ai suoi albori e si usava allenarsi tanto e giocare poco. I Rams formarono la loro prima giovanile. Per tutto l’inverno si studiavano schemi e regolamenti, senza tralasciare le stance e fondamentali, poi con l’arrivo della primavera si
scendeva sul campo a mettere in pratica quanto appreso in teoria. Era il mio primo impegno come coach e riuscimmo comunque a formare un gruppo fantastico. Da quella fucina sono usciti giocatori che hanno fatto la storia del football per molti anni, girando per le molteplici squadre che anno dopo anno salivano alla ribalta a Milano o zone limitrofe. Nuovi Rhinos, Pharaones, Phytons, a seconda di quale presidente decideva di investire sul football i roster venivano modificati e si assisteva alla migrazione degli atleti più forti nelle varie squadre salite alla ribalta. Tutto questo per i nostri giocatori avvenne dopo che la squadra dovette chiudere per l’impossibilità di sostenere i costi che l’allora FIAF aveva imposto
alle squadre, per mantenere spese folli, talmente folli che portarono al fallimento della stessa nel giro di pochi anni. La storia di quel periodo ci addolora ancora, nulla è più triste del chiudere una squadra di football, non per mancanza di giocatori, anzi, ma per mancanza di fondi per pagare iscrizioni a campionati, tesseramenti e quant’altro e vedere poi quei fondi spesi in rimborsi spese a dirigenti che erano soliti viaggiare con amici e familiari al seguito, pagati coi sacrifici di ragazzi appassionati. Forse è quell’amarezza che ancora oggi ci condiziona e fa si che pretendiamo bilanci trasparenti e cosi sostenibili, non solo per il primo anno ma per tutti gli anni che i giocatori vorranno farlo nei Rams. Bene questa premessa per dirvi che ogni qualvolta uno di quei ragazzi sente la voglia e ha il tempo di tornare a casa, di riindossare i nostri colori è per noi una festa grande. Ieri sera Andrea Spiaggia è tornato sul campo, non più come giocatore, ne avrebbe certamente ancora capacità e fisico, ma come allenatore e per noi e per me è stata una grande gioia.
Stessa determinazione e competenza, stessa attenzione ai fondamentali, stessa passione. Lo avevamo visto già domenica in occasione della semifinale, quando è venuto a presentarci due prossimi giocatori per la nostra under. Non sanno ancora molto del football, ma sapevano già che era un piacere dare il cinque a tutti quei giocatori vestiti di bianco verde. Il tempo dirà se avranno la determinazione e la passione di papà, o se preferiranno altri sport, ma quello che conta, per adesso è il ritorno di Andrea, Giaspia, il suo soprannome. Ovviamente verrà quando potrà dato che spesso il suo lavoro lo porta lontano, ma siamo sicuri che il suo contributo sarà un valido aiuto alla nostra secondaria e alla difesa tutta, che già ieri sera era soddisfatta per il suo contributo. Bene anche il resto della squadra che ieri sera si è allenato con entusiasmo e determinazione in un clima di attesa consapevole dell’impegno al quale tra pochi giorni sarà chiamato.