Partito il count down

Pochi giorni e poi .. Poi per alcuni di noi comincerà una nuova avventura. Linate giovedi mattina destinazione Louisville, o meglio prima qualche scalo giusto per abbassare il costo del volo e poi se tutto va bene, arriveremo alle 21.40 locali a Loiusville, dove come al

solito troveremo Randy Danner ad aspettarci. Come ogni anno da Los Angeles dove vive, lavora  e gioca, ci raggiunge alla convention e riusciamo a trascorrere un po’ di giorni insieme, non certo a parlare di ricordi remoti , ma ha raccontarci le emozioni vissute l’ultimo anno. Quest’anno ne avrà di cose da raccontare visto che alla sua tenera età si è tolto la soddisfazione  di conquistare due finali in due campionati diversi. Troveremo Jhonny Tusa, anche lui un punto di riferimento fisso da diversi anni assieme al grande Bill anch’egli dal Texas, unico stato in cui esistano solo due sport: il football estivo e quello invernale. Si pe rme sarà un rinnovare emozioni e sensazioni incredibili, per tre di noi al loro debutto alla convention sarà un po’ come andare a Disneyland per un bambino:

La sala degli sponsor presenta tutto il meglio che le multinazionali americane del settore possano offrire. Riddel, Wilson, Underarmour,Shutt, Rawlings e  tutte le altre compagnie mostrano gli ultimi modelli e le nuove tecnologie, accompagnati da tutto ciò che potrebbe riguardare l’organizzazione di una squadra: dalle macchine per palestra, ai bauli per trasportare il materiale, dagli integratori di ultima generazione ai programmi per migliorare le statistiche e la visione dei filmati, dagli armadietti per gli spogliatoi a tutto il merchandaising che una società potrebbe desiderare. Qualsiasi cosa riguardi il football anche alla lontana c’è.  Poi,  poi ci sono loro i coach.  Cinque, sei, forse settemila coach  alcuni della Big Ten altri da università minori fino a quelli  delle high school, fra questi ultimi, i coach che hanno ricostruito la squadra vincendo la loro division a Colombine, scuola dove furona ammazzati diversi ragazzi da un folle, e tra questi molti giocatori di football. Lui ci ha raccontato come una città stordita da tale tragedia sia riuscita a ricomninciare a vivere proprio dalla squadra di football, grazie alla sua tenacia: un grande. Molti sono le persone che incontreremo che hanno molto da comunicare e da raccontarci per trasmetterci non solo la loro passione e la loro tecnica, ma quanto il football abbia

cambiato la loro vita e quella di molti ragazzi. Per questo sebbene non sia ancora pronta la valigia, continuo a guardare il passaporto, il biglietto aereo e continuo a pensare cosa mettere in valigia, anche se la cosa più importante che porterò con me sarà la curiosità di conoscere,  la voglia di apprendere e la riconoscenza verso questo grande sport.