Tutti con il capitano.

 

Una volta le informazione che ci  si scambiava tra giocatori erano su dove avevi acquistato il casco e come ti trovavi con quel tipo di maschera. Oggi ci si informa su quale è il miglior chirurgo per la protesi al ginocchio o il miglior chiropratico per quei dolorini… . . Questo pensavo ieri con tristezza guardando Maurizio e Sergio confrontarsi sui loro acciacchi e sui tempi di recupero. Forse un giorno anch’io mi ridurrò come loro, per adesso cerco di stargli vicino e accompagnarli al posto della solita badante extracomunitaria. Scherzi a parte e bello pensare che tre giocatori di tre squadre diverse con accesa rivalità allora, si ritrovino insieme tanti anni dopo in occasione di una stupida operazione al ginocchio di Maurizio. Naturalmente appena finito l’effetto della anestesia nessuno è riuscito a tenere fermo sul letto il full back torinese , che già il giorno dopo l’operazione insidiava le infermiere per i corridoi. Giocatori diversi, gente che non mollava un centimetro sul campo ma capace di gesti nobili all’esterno, gente che si allenava tanto per giocare poche partite e sempre con le solite squadre, ma che sfide… .Erano gli anni in cui si giocava il basi Nato, in cui grazie a quegli allenamenti e a quegli uomini si vinceva contro quelle squadre, sebbene le nostre fossero composte da soli italiani e le loro da soli americani.  Mentre Maurizio veniva operato martedì scorso uno stupido tumore sbagliava il posto in cui cercare di andare a proliferare. Incautamente, trovato un po’ di spazio aveva cercato di insinuarsi nel cervello del capitano della Green Dam, ignaro della combattività del capitano Iacopo Samurai Nardi. Ovviamente per il tumore non c’è stato scampo, già lunedì sera era stato estratto sconfitto e debellato, senza bisogno dell’intervento di altri compagni di squadra. Jack è già a casa sta bene ed è pronto per tornare tra poco a combattere sul tatami, con avversari veri e non con stupidi tumori. Grande capitano è proprio vero che. La gente come noi non molla mai” soprattutto davanti alle malattie.