Settimana pre gara
Comincia la settimana di rifinitura prima del test match di domenica che sarà un po’ come l’esame di maturità per i tanti rookie che si sono allenati in questa stagione. Dopo Hammers e Storm credo che sarà ancora più difficile riuscire a tornare a casa imbattuti, ma non è questo il nostro obbiettivo attuale. Le risposte che cerchiamo dal campo sono un ulteriore passo avanti rispetto a Pisa dove a causa di furbate ininfluenti ci siamo visti annullare giustamente due touch down, per esempio. Dobbiamo riuscire a capitalizzare le palle che arrivano nelle mano dei difensori in altrettanti intercetti, ma soprattutto dobbiamo riuscire a metabolizzare che a football non esiste un’azione in cui qualcuno possa permettersi di prendere fiato. Non esiste un gioco in cui uno dei giocatori in campo non abbia una sua precisa responsabilità e compito. Non esiste nessuno dei compiti assegnati che non sia fondamentale per la buona riuscita di una azione. Il pensare che un nostro compagno magari con più esperienza possa da solo fare la differenza, vuol dire non aver capito niente di questo fantastico sport la cui filosofia si basa proprio sulla forza del gruppo , della squadra. Come mi piace sottolineare spesso il campo è esattamente come la vita. Oggi molte delle basi della società sono in crisi per comportamenti individualisti rispetto la bene comune. Non ci sono lavori più importanti o meno importanti, ci sono lavori ben eseguiti o male eseguiti. Un grande chirurgo non sarebbe niente senza una buona equipe, ma un buon chirurgo con una buona equipe non potrebbero fare niente se il personale preposto alla sterilizzazione della sala operatoria facesse male il suo lavoro. Così in una squadra la sicurezza di essere protetti dai compagni durante il gioco permette al qb di lanciare meglio, o la certezza che il cornerback opposto al lato dell’azione sappia quale è la sua traiettoria di copertura e la esegua , permetterà ai linebackers di muoversi senza paura per risalire il campo e chiudere la corsa. Insomma impariamo a giocare in squadra e per la squadra ed impareremo a lavorare in equipe per la società e la famiglia nella vita. Esportiamo la voglia di chiederci sempre dove abbiamo sbagliato senza cercare dove sbagliano gli altri e continueremo a migliorarci come giocatori, ma anche e soprattutto come uomini. Da troppo tempo sentiamo tutti attribuire le colpe di ogni insuccesso economico o politico a qualcun altro, da troppo tempo non incontriamo qualcuno che dica: è stata colpa mia. Solo capendo gli errori si possono evitare d
i farli e solo avendo il coraggio di accettare di poter sbagliare si possono correggere gli errori. Cercando sempre un caprio espiatorio negli arbitri, nei compagni, negli allenatori, si può pensare di salvare la faccia qualche volta, ma il tempo è sempre galant’uomo ed alla fine il re sarà nudo. Abbiamo lavorato bene in questi allenamenti, abbiamo cercato di correggere gli errori impegnandoci con costanza. Tutti abbiamo gioito quando finalmente Muffa, avendo capito come mettere le mani ha fatto due incredibili ricezioni giovedì. Lui non mollando mai ci ha fatto capire che con l’impegno si può sopperire a molte cose, ma soprattutto ognuno di noi si è impegnato per rendere la cosa possibile, chiedendosi dove avevamo sbagliato non attribuendo semplicemente a lui la colpa. Abbiamo ancora due allenamenti cerchiamo di farli rendere al massimo.
Teo si scusa per le ultime assenze ma comincia oggi gli esami di ammissione e ha dovuto finire la preparazione. A lui va ovviamente l’incoraggiamento di tutta la squadra: in bocca al lupo!