Esplosione controllata o deflagrazione?
Ringraziamo tutte le numerose persone che ci hanno contattato per complimentarsi per le cose dette durante l’intervento fatto alla trasmissione “Cielo che Goal” condotta da Simona Ventura. Ovviamente siamo stati molto soddisfatti per l’accuratezza dei servizi mandati in onda durante l’intervista a Randy e per i filmati riguardanti il Superbowl vinto a Bresso. Brava anche la conduttrice a lasciarci spazio per esprimere i concetti e la filosofia che da sempre contraddistinguono la nostra squadra. Proprio questo intervento ci ha fatto fare una nuova riflessione. Poniamo il caso che i passaggi televisivi, come molti vorrebbero e auspicano, si moltiplicassero. Poniamo il caso che grazie anche all’effetto trainante della NFL e del molto football in televisione tanti ragazzini accorrano alle società, non a quelle FIF, da sempre partecipanti ad un torneo amatoriale di scarso rilievo, ma a quelle vere quelle importanti, questa hanno fatto una programmazione per avere allenatori preparati in numero adeguato ? Attrezzature pronte da dare? arbitri per gestire l’aumento dei praticanti e così via? Siamo certi che i ragazzi che venissero a provare questo sport se ne andrebbero con l’immagine che noi abbiamo del football o viceversa tornerebbero a casa sconsolati per
non aver trovato organizzazioni adeguate alle loro aspettative legittime? Come mai dopo 30 anni di football i nomi degli allenatori sono pochi e sempre gli stessi, sia nelle prime squadre che nelle giovanili? Un fenomeno esplode quando si è preparati per permettersi l’esplosione, quando si è programmato e si è operato perché questo accada e si è capaci di gestire l’esplosione, così che non causi vittime ma apra strade ed opportunità. L’aumento dei giocatori ci sarà quando avremo chi saprà accoglierli ed istruirli e non quando una volta arrivati sul campo nessuno avrà tempo e conoscenze per insegnare loro le regole, le tecniche di base o i fondamentali. Insomma si torna sempre li , senza programmazione non ci può essere diffusione , ma solo sopravvivenza. Non so quante altre volte questo sport dovrà essere rifondato, ma certamente, liberi anche da molti vincoli burocratici, la strada tracciata dai nostri camp rivolti non solo ai giocatori, ma anche ad aspiranti allenatori che potranno rivelarsi ottimi assistenti è una delle vie maestre. Peccato che la poca umiltà di molti li faccia credere di sapere già tutto e di non essere disposti a investire una domenica per aumentare la propria conoscenza.