Un TEAM
“Perché devo essere rallentato quando io stesso ho bisogno di essere competitivo, esserlo nel più breve tempo possibile. Perché devo avere pazienza? Lui si impegnerà almeno quanto me? Farà i sacrifici che ogni giorno faccio io? NO, io non correrò questo rischio, non verrò rallentato in alcun modo, non dovrò dar conto a nessuno. Se fallirò sarà colpa mia, se vincerò, sarà merito mio. Non sono migliore o peggiore di nessuno, ma darò la mia anima per far meglio di altri. Questo è quello che la mia esperienza mi ha insegnato. Il trascorso ci rende quello che siamo.”
Ecco quello che ho detto il primo giorno a Big. Ricordo che mi rispose con argomentazioni che ancora non potevo capire, non ero ancora pronto.
Dopo un paio di settimane scesi in campo per la prima volta e iniziò la mia avventura. “Do il meglio di me, senza nessuna aspettativa da parte della squadra, sono un individualista” pensavo. Non conosco nemmeno le regole, Nitro viene a darmi il benvenuto e iniziamo con gli end off. Sbaglio spesso la posizione delle braccia e ancora più spesso perdo il pallone, ho una pessima presa. Mi scuso, lui sorride e mi dice “fa niente, riproviamo”. Nella mia testa frullava una domanda: “Perché? Perché perde tempo con me quando gli altri stanno già provando schemi di gioco?” Vado in formazione e Bumbu stà attento a me, corregge la mia posizione, ancora e ancora. Contro i BlackHorses, Big mi dà fiducia e mi fa entrare. Devo prendere il pallone e correre 5 Yards per far meta. Tutta la squadra ha fatto tanto per arrivare li, ho l’occasione per fare la mia prima met
a. Inizia il gioco, mi placcano e perdo la palla che viene prontamente coperta dagli avversari. Ho fatto un bel danno, nessuno ha detto nulla. Hanno avuto pazienza, ogni giorno ce l’hanno, fanno crescere tutti i giocatori. Non ci sono campioni, ci sono compagni. Dove manca qualcuno c’ è un’ altro pronto a riparare al suo errore. Soffriamo e gioiamo tutti assieme, questa è squadra. Quando capisci che non c’è “io” o “tu”, ma siamo NOI, allora tutto cambia. Ci muoviamo ad unisono, nessuno resta indietro. Così affrontiamo ogni allenamento. Questo è lo spirito che ci ha portati al Superbowl e ci ha dato ragione sui Bengals. Sorrido quando leggo “cosa direste ad un giocatore che vuole andare ad un’altra squadra?” ci sono altre squadre di football, ma non tutte posso vantare di essere davvero SQUADRE. Nessun Rams ha bisogno di motivi per restare, perchè un Rams non è un solo un giocatore, è parte della squadra. Le maglie verdi, sono solo maglie finchè non c’è qualcuno che le indossa consapevole e fiero di quel colore. Rams si è nel cuore, non nella maglia, e io ho scoperto che il mio cuore è verde.
Little G (Giuseppe Elia Bertè) # 34