Finalmente al nostro fianco seppure da Notaio.

Questa che vi voglio raccontare oggi è la storia di un ragazzo che voleva a tuti i costi giocare nei Rams  e che dopo tanti rinvii oggi pur di farne parte ne è divenuto il notaio di fiducia oltre che sostenitore  .Giovanni Ricci questo il nome del nostro, nasce a Milano nel 1980, il padre Sergio mio amico dal  fisico adatto, avendolo avuto da poco,  rinuncia a giocare per stargli vicino,  dichiarandosi  sicuro che sarebbe stato Giovanni a tenere alto il nome sportivo della famiglia. Malgrado venisse a molte delle nostre partite ancora piccolino, quando avrebbe potuto giocare con noi, i Rams erano ormai dispersi per il mondo del lavoro e così ripiegò sul pallone. Nel frattempo si distinse negli studi e dopo la maturità si iscrive fra i primi al corso di laurea in giurisprudenza da poco introdotto alla Bocconi. Quattro canonici anni bastano al nostro per conseguire la laurea e cosi nel 2003 comincia il suo praticantado da avvocato. Nel frattempo non smette mai di rinfacciarmi di avergli negato la possibilità di giocare nei Rams.  Nel 2007 quando la squadra si ritrova, è uno dei primi a chiamarmi per potermi finalmente dimostrare che ha titoli e qualità per indossare la nostra maglia, proprio mentre decide di provare a diventare notaio. Dopo una accesa discussione riesco a farlo desistere dal giocare spiegandogli che essere Rams vuol dire giocare per vincere e essendosi prefissato di provare un concorso tra i più difficili quello doveva essere il suo campionato da vincere. Seguendo questa teoria si dedicò agli studi con la stessa passione che io ho messo nel football, senza dimenticarsi di seguire il nostro progredire. La sua consacrazione da Rams fu quando mi comunicò che non avrebbe mai tentato di partecipare al concorso da notaio studiando in una città diversa da Milano, città in cui era nato, che ama, alla quale sente di appartenere, e alla quale voleva dimostrare il suo valore. Era   infatti ritenuto più facile partecipare al concorso studiando a  Napoli e molti vi si trasferivano per tentare là, il difficile accesso al concorso notarile che si sarebbe tenuto a Roma. Mi disse che la sua scelta era anche stata influenzata dalla costante vista di una nostra fotografia con il motto. “When the going gets tough, the tough get going” in primo piano e che lui aveva voluto dimostrarsi all’altezza di quel motto.

Così nel 2009 la classifica del suo campionato recita: 68° su 208 ammessi tra gli oltre seimila cinquecento partecipanti , ed il 25 maggio 2012 viene nominato notaio dopo essere diventato avvocato del Foro di Milano. La cosa bella è che dopo il concorso gli consigliai di giocare a sport minori dove c’era meno contatto per non rischiare di farsi magari trovare infortunato,  se lo avessero chiamato per la proclamazione. Scelse quindi il calcio dove ovviamente entrò nella nazionale dei notai con la quale vinse due europei procurandosi nel secondo di questi, l’anno scorso, la frattura del perone e lo strappo dei legamenti della caviglia e chiudendo definitivamente la sua possibilità di giocare con noi. Perché vi ho raccontato questo? Per due motivi, uno per farmi fare lo sconto da Giovanni, il secondo per spiegare a molti che si può fare parte della squadra anche senza giocare. Si può essere utili a tutti noi dando l’esempio di determinazione in quello che si fa,  facendo il proprio lavoro con passione e professionalità, con al primo posto l’interesse del cliente al di la della parcella, che comunque deve essere riconosciuta, ma che non può essere il motivo della scelta di una professione. Giovanni ha messo la stessa determinazione quando ha scelto di studiare giurisprudenza, di giocare a pallone, di sfinirmi con il fatto che lui era come noi, con la scelta di partecipare al concorso da notaio, di farlo studiando a Milano e di riuscire a superarlo. Nessun allenatore poteva chiedergli di più. Da oggi sapete che se avete bisogno di un notaio c’è uno di noi,  uno di cui ci possiamo fidare e al quale possiamo rivolgerci con fiducia. Non chiedetegli altro: Rams is enough. Troverete a breve i suoi recapiti nella pagina gli amici dei Rams di questo sito. Grazie Giovanni per essere uno di noi ed essere di esempio a quelli che magari pensano che non avendo potuto giocare non possono essere utili alla squadra o sentirsi parte di essa. Ognuno deve  dare quello che può, solo così si costruisce un grande progetto.