Rams, in una manciata di parole.
Magliette bagnate. Sudore. Dolore. Sacrificio. Spalle che sembrano lussate, caviglie doloranti come se fossero slogate e tendini infiammati che si tirano avanti per l’ultimo scatto. No, l’ultimo è quello dopo. No, è quello dopo ancora. Determinazione. Impegno. Magliette ancora più bagnate. Ancora più sudore. Ancora più dolore. Ancora più sacrificio.
Sorrisi. Acqua ceduta prima al compagno. Urla. Fratellanza. Lanci. Ricezioni. Blocchi. Placcaggi. Muscoli pesanti come macigni. Muscoli che non si fermano. Football. Passione. Sguardi al cielo. Per urlare il sacrificio ma anche il tanto tempo che è passato per ri-assaporare quel momento.
Quando tutto finisce e vai verso lo spogliatoio non ti senti stanco ma solo orgoglioso di aver fatto parte di quel gruppo, orgoglioso di essere riuscito a non mollare mai e vai sotto la doccia consapevole che la prossima volta sarà peggio, ma che sarete pronti state diventando Rams.
Le sensazioni sono come le parole, tante. La squadra una: Rams.