Partita la stagione 2012-2013
Primo allenamento della stagione e Alfredo riesce subito ad amalgamare vecchi e nuovi dimostrando di aver aggiunto alle sue noti doti di conoscitore dell’arte della preparazione fisica anche quella della preparazione mentale. Diversi gli obbiettivi che deve raggiungere: mettere in forma i ragazzi, amalgamare il gruppo e fargli spendere un po’ di più di quanto pensavano di riuscire a fare. Tutto facile quando è lui a dirigere la preparazione anche se traspare la grande competenza che tale fase richiede. Bravo ed esausto Stefano, il primo degli under 15 che ieri si è allenato con la prima squadra dimostrando
subito di aver capito cosa vuol dire: “La gente come noi non molla mai e portando a termine tutti gli esercizi con forze sconosciute anche a lui: Bravo. Unico incidente la frattura di radio ed ulna occorsa a Marco, nuovo in squadra, ma già uno di noi, che inciampando in un back pedalin ha appoggiato pesantemente il polso, procurandosi appunto la frattura. Lo ho visitato ieri sera in ospedale e la voglia di continuare ovviamente non gli è passata, primo segnale che la guarigione è già
cominciata. Sarà operato in settimana al Pini e presto sarà pronto per riprendere il suo posto in squadra. Ovviamente il nostro grande in bocca al lupo e vi terremo informati sulle novità. Nel pomeriggio dopo un lauto pasto a base di frutta, ottima, è Randy ad introdurre gli obbiettivi della stagione e dopo un breve riscaldamento si comincia con fondamentali e si finisce con i nuovi schemi. Il tempo della vacanze è veramente finito. Aggiungo di seguito le impressioni di Luca, uno dei rooky di
ieri che ha voluto farci partecipe di quanto da lui provato. Grazie ti aspettiamo e in bocca al lupo per gli esami, noi saremo al tuo fianco a sostenerti.
“Le prime impressioni sono quelle che contano nella vita, se hai buon occhio. Se sai prestare attenzione ti fanno rendere conto che non hai bisogno di molto altro per giudicare.Non serve passare una vita per capire di che pasta sono fatte le persone che ti circondano, per capire se puoi contare su di loro, o per intuire se puoi stimarle e rispettarle; basta un cenno o un gesto, un consiglio od uno sguardo.Il Football è uno sport di contatto, certo, ma il contatto più importante è quello tra compagni.Non parlo delle botte che ci si scambia in allenamento, ma della sottile differenza che c’è tra un gesto meccanico e uno sentito, come il darsi la mano dopo anche un semplice esercizio fisico. Significa più del mostrare compartecipazione, più che far capire all’altro che è stato bravo; non è come dire: “La prossima volta ce la farai”; in verità ti dicono: “Forza! Sappiamo che ce la puoi fare”; può suonare uguale, ma cambia molto la sostanza. E’ convinzione che emana quel gesto. E il bello è che ti contagia.Detto questo le mie impressioni le potete intuire benissimo da soli!
Luca”