Un post che non avrei voluto scrivere.

 

Succede che uno segua la propria passione, che si metta a disposizione di altri per permettere ad altri di poter giocare al proprio sport. Succede, e troppo spesso queste persone non vengono mai ringraziate abbastanza, anzi troppo spesso vengono criticate. Ora ai primi di giugno al Presidente dei Bengals è arrivata una sentenza del tribunale del lavoro di Milano che gli intimava entro dieci giorni di pagare 24.000 e rotti euro. Volete sapere come mai? Bene nel 1995 un persona della allora FIAF prende accordi per far ospitare sportivi Fiaf in un Hotel di Bolzano dal 7 al 18 agosto 1995, questo quello accertato dal giudice.

Ora il soggiorno non viene pagato e l’Hotel si rifà su colui il quale firmò l’accordo per ospitare gli sportivi. Non ottenendo risposte chiama in causa il soggetto che viene condannato  a pagare dal tribunale di Bolzano con sentenza passata in giudicato. La persona in oggetto sostenendo di aver agito in nome e per conto della FIAF chiama in causa la stessa e l’associazione che ne ha poi assunto l’eredità. In un secondo tempo, non si capisce per quale calcolo, rinuncia a chiamare a pagare NFLI e decide di chiedere i soldi solo a FIAF. I consiglieri di allora non vengono avvertiti e nessuno si presenta quindi a difendersi per cui l’anno scorso il giudice procede alla condanna di NFLI e il dipendente potendo scegliere per legge a quale o quali soggetti tra i consiglieri  chiedere i soldi  decide di chiederli a Virgilio, il quale apprende solo a sentenza pubblicata e senza potersi difendere di essere stato condannato in solido a pagare quel debito contratto dalla allora federazione del CONI. La legge dà ora facoltà a Virgilio di opporsi e di cercare di capire come mai non gli sia stato consentito di difendersi, ma intanto dovrà pagare, poi, eventualmente con i tempi della giustizia italiana,  potrà rifarsi sugli altri consiglieri ritenuti per legge solidali. Ora  la mia domanda è: chi era il general manager che approvò tali spese e tale trasferta senza avere i soldi? Chi approvò quei bilanci ? Chi decise di non pagare quelle fatture ? Chi approvò quei bilanci consuntivi? Chi autorizzò un dipendente ad impegnare la FIAF per tale importante somma? Chi erano gli altri consiglieri che secondo me farebbero bene a chiamare in fretta Virgilio per dargli una mano, nella certezza che prima o poi anche loro dovranno difendersi alla stessa stregua? Sono convinto che anche allora come oggi si desse poca importanza alla stesura dei bilanci preventivi e consuntivi, nella convinzione che tanto poi qualcuno avrebbe pagato. La realtà è che spesso si spendono i soldi su promesse di dazioni e non su certezze di entrate. I bilanci come dicevo ieri sono cose serie ed è meglio essere certi di poter pagare prima di prendere impegni. Un’altra cosa importante è che, soprattutto i consiglieri dovrebbero vigilare perché la legge li ritiene responsabili, come la sentenza in nostro possesso dimostra ed in caso di debiti, evasioni fiscali o quant’altro si potrebbe venir chiamati in giudizio ed a ripianare i debiti in caso di insolvenza anche parziale degli amministratori. Solo la non approvazione del bilancio e la denuncia mette al riparo da eventuali conseguenze, in caso di inadempienze. La nostra battaglia per dirigenti responsabili e preparati trova oggi un motivo in più per far si che in futuro persone per bene e che stimiamo non si trovino coinvolte in episodi come questo, senza neanche avere la possibilità di difendersi.  ( la parte in neretto è uno stralcio della sentenza in nostro possesso)