Chi vince?

Arrestati giocatori, ennesimo scandalo scommesse, partite truccate, insomma diventa difficile capire chi vince perché migliore o chi perché cercava non sul campo la sua vittoria. Da anni ormai scriviamo, diciamo, urliamo che il nostro obbiettivo non può e non deve essere battere l’avversario, ma vincere su noi stessi. Siamo stati e siamo derisi perché sosteniamo che non si può basare tutto sul vincere contro l’avversario, troppe le variabili che condizionano una vittoria. Per questo come abbiamo scritto pochi giorni fa perdendo il Superbowl, non eravamo arrabbiati, neanche delusi, perdere con chi è più forte non è un disonore, non è una sconfitta. La cultura dello sport dovrebbe insegnare questo, fare il massimo delle nostre possibilità ed accettarne lealmente il risultato. A furia di pensare che vincere sia l’unica cosa che conta, quando non si può vincere si cercano scorciatoie: doping sia reale che amministrativo, combine, utilizzo di giocatori che niente hanno avuto a che spartire con la squadra ecc.. Noi per fortuna queste cose non le diciamo da oggi, non siamo tra quelli che stamattina e per una settimana faranno gli scandalizzati. No, siamo convinti dei valori che lo sport ha insiti in se stesso, non vediamo la sconfitta come una tragedia, ed è per questo che non paghiamo i giocatori, preferiamo perdere con compagni di squadra che hanno sudato come noi, che ricorrere a prezzolati americani o italiani che senza aver condiviso con la squadra niente, arrivano a darci il loro illuminato contributo alla vittoria in cambio di soldi. Non siamo tra gli allenatori che chiamano giocatori di altre squadre, allenati e cresciuti da altri, per migliorare la prestazione della propria, escludendo chi si è impegnato per aiutare i compagni. No, il valore della squadra è dato dalla sua coesione, dalla condivisione ed è anche questo una delle cose che ci affascina del football in generale e dei Rams in particolare. Da noi la differenza la fa l’impegno e tutti si accorgono di quanto tutti possono migliorare allenandosi con costanza. I nostri problemi cerchiamo di risolverli in maniera autonoma utilizzando le poche risorse per permettere a tutti di giocare. Questa è già la nostra vittoria, se poi il giorno della partita tutto questo ci basta per vincere ne siamo doppiamente felici, altrimenti cerchiamo di capire dove abbiamo sbagliato e cerchiamo di correggerci. Questo non è solo la nostra filosofia di sport diventa la nostra filosofia di vita. Aiutarci, condividere sacrifici ed emozioni, impegnarci per migliorarci ma accettare i nostri limiti, questo quello che nei Rams ho imparato e che condivido ogni allenamento. Per questo possono continuare a sostenere giustamente che i Rams non hanno mai vinto niente, ma siamo anche orgogliosi di dire che le volte che abbiamo perso, lo abbiamo fatto insieme con il sorriso sulle labbra e che il giorno dopo ci siamo impegnati per far si che la volta prossima non perdessimo, riuscendoci molte volte. Si lo scandalo scommesse non ci stupisce, quando qualcuno mette il solo vincere o perdere come obbiettivo della sua vita, è normale che farà qualsiasi cosa per vincere, la cosa che ci scandalizza è vedere allenatori e giocatori dilettanti che nel loro piccolo la pensano alla stessa maniera. Noi siamo convinti che verrà un giorno in cui saranno i giocatori stessi ad allontanare dallo spogliatoio chi si fa pagare o chi si droga o si dopa, o quei dirigenti e allenatori  che ogni volta danno la colpa a qualcuno per le loro sconfitte, siano essi arbitri e/o giocatori. Stasera sarebbe un bel messaggio se nessuno guardasse questa nazionale di calcio, sarebbe un messaggio, magari piccolo ma un messaggio. Io nel dubbio anche stasera andrò all’allenamento.