Era lui o no?

Qualcuno mi ha chiamato per chiedermi se era veramente Max Bertolani quello che si vede in una fotografia con i Rams domenica. Ebbene la risposta è affermativa. Max ci aveva annunciato la sua presenza per vedere la nostra semifinale in cui erano impegnati i suoi amici Lancieri. Abbiamo preferito non pubblicizzare e non reclamizzare la sua presenza nel rispetto della nostra amicizia. Max per noi rimane un appassionato, un giocatore, neanche fortissimo, un grande preparatore, ma soprattutto un amico da tanto tempo di tutto il mondo del football. Lo era prima di andare all’isola e lo sarà se per caso tra qualche anno dovesse  passare la sua popolarità attuale. Lo apprezziamo come uomo con i suoi difetti e di suoi pregi. Lo apprezziamo per il comportamento serio che ha tenuto e tiene  nei confronti di Roberta. Per questo motivo lo rispettiamo e non intendiamo sfruttarlo, per questo lo abbiamo visto con piacere e ha fatto la fotografia con noi. Rispettiamo lui ed il suo lavoro e lo ringraziamo se attraverso questo riesce a dare visibilità ai sacrifici che molti fanno per permettere a tanti ragazzi di giocare. Se lui sfrutti il football o se il football sfrutti lui, non ci interessa, la troviamo una polemica stupida. Lui rappresenta l’immagine di una persona pulita, rispettosa di sentimenti e valori che condividiamo: amicizia, amore, rispetto per i genitori. Il suo dispiacere sincero nei confronti del mancato feeling con la madre espresso in pubblico ne fa un uomo più vero, non un frignone. Se qualcosa ti manca lo cerchi con ogni mezzo ed è quello che lui ha fatto. Il dichiararsi in TV a Roberta, può essere considerato infantile, ma sicuramente più positivo che annunciare un divorzio in TV. Lungi da noi considerarlo perfetto, ma come detto gli siamo a fianco con i suoi pregi e i suoi difetti. Non lo abbiamo crocefisso prima, non lo esaltiamo oggi.  Se in tutto questo parla del football americano e fa sapere che esiste, non vedo come ciò possa nuocere, ben altre sono le cose che rovinano l’immagine di questo sport e qualcuno avrebbe dovuto farsi un esame di coscienza prima di attaccarlo o accusarlo non si sa bene di che. Si era Max quello al Saini, si gli siamo amici, si siamo con lui e non contro di lui, si ci interessa lui e non il suo lavoro, che come tale è sacro. A presto Max spero di vederti al Superbowl con Roberta, ma se il lavoro ti porterà altrove sarà lo stesso, noi ci potremo vedere sempre o mai, senza che questo cambi la nostra stima o il nostro rispetto.