Campioni del mondo

Parlavamo ieri dell’importanza che rivestono nello sport non solo gli atleti, ma anche i dirigenti, i coach e tutto l’entourage che forma una grande squadra e ieri sera una grande squadra, Dolce & Gabbana Milano Thunder,  ha vinto a Londra  il titolo mondiale della WSB. Gli atleti sono stati superbi, concentrati determinati, attenti ma soprattutto consapevoli che in ogni loro gesto non c’era solo la loro forza, ma anche e soprattutto il lavoro di un gruppo di persone magnificamente dirette da Paolo Taveggia, che si era fatto in quattro per permettergli di essere li con il solo pensiero di vincere il loro match. Ogni pugno che i nostri davano sembrava spinto da tutta la squadra, compreso Domenico Dolce e Stefano Gabbana volati appositamente a Londra. Ogni pugno che ricevevano faceva male a tutti noi. Raccontarvi i dettagli sarebbe restrittivo perché ieri sera non c’erano dettagli, c’era la fatica di una rincorsa cominciata l’anno scorso quando fummo esclusi per un niente dai play-off, c’erano i tanti match disputati e i tanti pugili preparati con coscienza e spirito di sacrificio, anche se magari poi non hanno potuto combattere. Mi viene in mente Zimmermann preparatosi  a puntino per combattere a Mosca in semifinale e poi non salito sul ring per Forfeit dell’avversario, o i pensieri di Valentino quando da face book augurava buona notte a noi che uscivamo per andare a divertirci, durante carnevale o a capodanno, mentre lui andava a dormire presto per potersi allenare duro il giorno dopo. Si, ieri sera, in ogni gesto dei ragazzi si percepiva che dietro c’era uno che pur avendo vinto tanto, o proprio perché aveva vinto tanto, aveva saputo trasmettere il rispetto per il lavoro di tutti quelli che con lui avevano collaborato. Le sue lacrime alla fine non erano commozione, erano la consapevolezza di aver saputo trasmettere a tanti la gioia di guadagnarsi e vivere un sogno. L’abbraccio tra lui ed Andrea raccontava tante cose, che è giusto che rimangano tra loro. Quello che siamo sicuri è che, slacciatisi dall’abbraccio, asciugate le lacrime, il loro pensiero era ed è già rivolto alla prossima sfida. Fateci sognare ancora e grazie. Grazie per insegnarci ancora come lo sport possa insegnare tanto a tanti. I nostri ragazzi, tutti quelli che sono in squadra, hanno saputo vincere con comportamenti sempre corretti e leali, e anche per questo li ringraziamo. Che il loro esempio sappia esserci di esempio, anche noi tra poco scenderemo in campo per i play off, ricordiamoci dei sacrifici di tutti e impegniamoci a fondo per non vanificarli.