“ Io vengo dopo, questo drill lo ho già fatto tante volte”

Quante volte in Italia un allenatore ha sentito fare questa affermazione da qualcuno che “gioca” da qualche mese e da solo qualche anno.  La domanda che dovrebbe partire spontanea è: quale drill fa un professionista dopo anni di football? La risposte è gli stessi che facciamo noi. Certamente con più forza, più velocità, più intensità e maggior precisione, ma i fondamentali sono gli stessi in qualsiasi livello di football. Ogni volta che in uno sport si fanno gesti che non sono abituali nel nostro quotidiano, bisogna ripeterli all’infinito per scalzare ciò che ci è abituale e adeguare quanto il nuovo sport ci richiede. Pensate solo alla difficoltà di abituarsi a vedere attraverso un maschera e coperti lateralmente dai profili del casco, la vista periferica va chiaramente abituata ad una nuova realtà, per questo in campo il casco non si dovrebbe mai levare. Pensate alla difficoltà che fa il nostro cervello per anteporre la testa al corpo per fare un placcaggio, quando per molti anni la razionalità e l’esperienza ci hanno insegnato a proteggere la testa e ad affrontare con le mani l’impatto. Potrei continuare con molti esempi, che sono tali in molti sport, quasi tutti. La differenza con il football è che il football è uno sport difficile, complesso che per di più per la maggior parte dei casi si comincia non da bambini, per cui già influenzati da comportamenti appresi idonei ad altri sport. Ci sono gesti che sono comuni a più sport, pensate al movimento che fa un qb ed allo swing di un giocatore di golf per esempio, ma proprio il golf ci insegna quanto la ripetizione del gesto sia alla base dei buoni  risultati del giocatore. Certo in uno sport singolo è più facile non annoiarsi durante l’allenamento in quanto il gesto che si tende a ripetere è quasi sempre molto simile a quello che si farà durante il gioco, ma anche nello sport singolo il salto di qualità lo si ottiene quando, una volta sezionato il gesto, ci si sofferma nel correggere le piccole parti di esso. Questo è stato reso possibile dall’uso diffuso di telecamere, oggi è molto più facile riprendere un gesto e vedendolo al rallentatore, capire dove si sbaglia ed intervenire per correggersi. Una volta quando noi abbiamo cominciato a giocare c’era il super 8 se fermavi una volta di troppo il filmato si rompeva, e spesso la stessa cosa succedeva con le cassette VHS se non avevi impianti da qualche milione delle vecchie lire. No, oggi abbiamo, avete, la fortuna della telecamera. Guardate i filmati, correggete i gesti, allenatevi con costanza e determinazione e vi accorgerete quanto potrete migliorare.

Ci sarà un giorno in cui potrete non fare più i drill ma non vi immaginate quanto da quel momento vi mancheranno. Ci vediamo giovedì, ovviamente con i soliti drill.