Dove ho sbagliato?

Questo come sempre l’interrogativo che rimbomba nella testa più forte alla fine di una partita persa, o di una qualsiasi prova che non va come ci saremmo immaginati. Questo è l’interrogativo che ti allontana il sonno anche quando la stanchezza e la rabbia lo anelano. Ognuno di noi è tentato di trovare la risposta in errori altrui, ma questo non sarebbe nè onesto nè utile. Viceversa è utile ripensare a tutto il periodo di preparazione all’incontro, come ognuno si è comportato durante gli allenamenti, la sera prima, durante la partita. Se nessuno ha niente da rimproverarsi allora per lui ieri è stata una magnifica giornata, altrimenti le domande da porsi sono: ho intenzione di sentirmi ancora così in futuro? Penso che la situazione possa cambiare se non farò qualcosa perché ciò succeda? Voglio provare ad impegnarmi un po’ di più per migliorarmi ed essere di esempio ai miei compagni? Se non ho avuto l’opportunità di andare in campo voglio provare a far vedere che avrei saputo fare meglio di chi c’era? Una sconfitta può essere un momento di sconforto, ma deve diventare un motivo di stimolo, una ragione in più per canalizzare la rabbia provata ed indirizzarla nella grinta agonistica che ci deve accompagnare in futuro. Domenica ci sarà la pausa per la SS. Pasqua, ma gli allenamenti non si fermano. Martedi gioca il Milan, mi hanno garantito che gioca anche se nessuno di noi lo guarda, mentre gli stessi mi hanno garantito che ci sono uomini che le soddisfazioni preferiscono prendersele, altri che non essendone capaci possono solo sperare di gioire di quelle degli altri. Martedi sapremo a quali di queste due categorie di uomini appartenete.

Ieri abbiamo perso una battaglia di una guerra che può essere ancora lunga, ma dovremo tornare tutti molto umili, leccarci le ferite e lavorare duro. Onore invece ai Bengals che si sono dimostrati una squadra forte, disciplinata ed organizzata che ha meritato sul campo la vittoria. Unica nota stonata le bestemmie a fine partita di cui facevamo volentieri a meno. Stimo ed apprezzo tanti dei loro giocatori e dirigenti e non riesco ad accettare la bestemmia come un intercalare, spero che riescano a spiegarlo ai loro compagni. Questo nulla toglie ai loro meriti di squadra, toglie solo qualcosa alla loro dignità di uomini dimostrando poco rispetto della sensibilità altrui. Sono sicuro che i loro leader, così bravi sul campo, sapranno esserlo anche nel consigliarli nei comportamenti del dopo partita. Complimenti comunque per la meritata vittoria.