Terzo giorno
Stamattina giunti alla convention abbiamo chiesto a Johnny Tusa a quale sessione era meglio che partecipassimo e lui senza esitazione ci ha detto quella del maggiore Sean Quinland. Ovviamente ci siamo fidati e mentre andavamo con lui abbiamo avuto la fortuna di incontrare il maggiore e ci è stato presentato. La sua sessione ci avrebbe illustrato il suo parere su: “La ledership dentro e fuori dal campo”.
Come ci aveva anticipato Johnny filmati e discorso “dinamite pura”. Standing ovation alla fine da parte di tutta la gremita platea. La sessione seguente è stata dedicata alla organizzazione della squadra e degli allenamenti, molto interessante, un po’ meno per noi che possiamo avvalerci di un head coach dello spessore di randy Beverly, che queste cose ci aveva già spiegato, comunque molto ben esposto tutto da Noel Dean della Lowell (Michigan) High school. Mentre stavamo andando a cercare le ultime cose negli stand che stavano sbaraccando incrociamo il maggiore con il suo comandante che ci chiama per presentarcelo. Ci fermiamo così a scambiare le nostre opinioni con loro, che gentilmente si prestano alla fine a fare una fotografia insieme, di cui vado e andrò molto fiero. Giro negli stand dove riusciamo a trovare ancora qualcosa di utile, poi a pranzo con Randy Danner. Dopo tanti anni è un piacere conversare con lui, scambiarci le nostre opinioni e provare a dargli qualche consiglio su come migliorare le sue prestazioni, anche se la cosa è più un suo gesto di cortesia che non una reale esigenza, visto che anche quest’anno è stato selezionato come migliore centro della sua lega semipro. E’ comunque un piacere vederlo ascoltare con interesse e spero di poter aver contribuito a chiarirgli alcune cose. Dal football abbiamo fatto una lunga chiacchierata sul futuro e ci siamo scambiati opinioni ed esperienze di vita, poi ci siamo incamminati verso l’albergo con la paura per la consapevolezza che il momento di salutarci sarebbe arrivato di lì a poco. Così è stato. Puntuale come uno svizzero, il messicano Luis si è presentato e dopo un commosso abbraccio ci siamo salutati, ambedue con la consapevolezza che non ci saremmo rivisti da lì a poco, ma che ambedue potevamo contare comunque su un amico. Appena il taxi si è allontanato sono corso alla convention dove c’era la sessione generale per ascoltare il capo Gran Teaff che ha parlato delle iniziative legali e o meglio sulle responsabilità dei coach nell’educazione dei ragazzi. Con la chiarezza che contraddistingue le persone per bene, non si è ovviamemnte sottratto dalla vicenda di Paterno’ e su tutte le conseguenze che ha avuto e che avrà. Gran discorso il suo, seguito da una platea di circa duemila coach da quello di Brady Hike della università del Michigan. Ambedue persone estremamente piacevoli da ascoltare. Stasera ci sarà la cena dei coach dell’anno alla quale per la prima volta non parteciperò. Domani ultime due sessioni di startegia una di attacco tenuta da Blake Anderson di Southern Mississipi e una di difesa tenuta da Tommy Spangler di Luisiana Tech University, poi mi restera’ giusto il tempo di salutare tutti e chiudere le valige. L’appunatemento sarà per giovedi sera all’allenamento nella palestra grande dove spero sarete tutti presenti. Mentre andavo via dal palazzo dei congressi nel locale a fianco stavano posizionando un tornado, mi hanno spiegato che domani comincia una convention dell’aviazione e il mio pensiero è corso a Gigio, football ed aerei, chi meglio di lui. Giovedi sera vi racconterò molte delle cose che mi hanno detto, di come il nostro sito sia letto e seguito oltre oceano e di come il nostro lavoro sia apprezzato. A giovedì.