Grande debutto e rimpatriata americana

Bilancio più che positivo per il nostro primo giorno a San Antonio. Stamattina interessanti contatti con le maggiori case di attrezzatura da football, poi nel pomeriggio il debutto del football italiano all’AFCA. Davanti a circa un centinaio di coach dell’high school Fabrizio Cupellini ha illustrato la situazione del football nostrano, chiedendo in conclusione di intervento la collaborazione a chiunque potesse, per aiutarci a crescere. L’invito non è caduto nel vuoto e più di una persona si è intrattenuta con noi e Fabrizio alla fine dell’incontro, proponendoci interessanti collaborazioni che approffondiremo al ritorno, ma sicuramente possiamo archiviare l’incontro come un successo del football nostrano. La giornata è poi continuata con la visione in diretta del secondo tempo della partita tra Steelers e Broncos, finita come saprete in overtime con un lancio di Tebow di 80 yards e la contemporanea telefonata di Mike entusiasta. Grandi sia Tebow, che Denver che Mike. Ci siamo poi recati, finalmente, visto che ci eravamo dimenticati di mangiare per tutto il giorno, in un grazioso ristorante in città. Oltre alla famiglia Cupellini al completo, che festaggiava il debutto di papà sul palco della sala grande dell’Afca, a Randy Danner, venuto da los Angeles che ci accompagna, ci ha raggiunto Tarek con il cognato, neo papà. Pronti via tre dei Rams del passato si sono ritrovati a tavola a San Antonio, come fosse la pizzeria di piazzale Baracca dove si andava dopo gli allenamenti. Salutata la famiglia Cupellini, che riportava a nanna Flavio e Viola, dopo in soliti ricordi, ci siamo sbizzarriti con dotti discorsi di economia al cospetto del professor Tarek, per finire in alcuni pettegolezzi sul mondo di Hollywood che Randy frequenta spesso visto il suo lavoro. Alla fine siamo però dovuti arrenderci ed andare a dormire.
Oggi altra giornata densa di attività e di incontri oltre ad assistere ad almeno tre sessioni su nuove tipologie di allenamento e di attacco. Domani saprete tutto.
Credo che alla mia naturale ignoranza si aggiungano oggi le difficoltà che la tastiera Americana aggiunge ad una corretta grammatica, mi scuso in anticipo con i puristi della lingua.