Una piacevole serata.
Ieri sera come vi avevo anticipato, si sono presentati all’allenamento, sia Mike Lodish che Luca Rossoni.
Luca, a Milano per le feste, si è allenato con noi con il solito spirito che l’Inghilterra, a se mai solo temprato, mentre Mike si intrattenuto con i ragazzi presenti, poco oltre la ventina, elargendo la sua simpatia e qualche consiglio, ma ribadendo la sua volontà di farci giocare almeno una partita a Detroit questa estate. Sappiamo che la cosa non sarà facile, ma sappiamo anche, che di cose difficili ne ha già fatte tante. Credo che sia giusto nel caso riuscissimo a concretizzare questo progetto, che ad andare negli States sia una rappresentativa della FIF a.s. ed i camp saranno sicuramente una
occasione per poter fare una prima selezione. Vedremo.
La serata si è conclusa con la visita al ristorante, Oste del Teatro di via Pastrengo 16 a Milano, di un avversario di tanti anni fa Gunnar Cautero, uomo di linea dei Frogs anni 80. La nostra convinzione che il football sia una grande scuola formativa è stata ulteriormente rafforzata ieri sera. Se sei stato un buon giocatore ed hai imparato a mettere il cuore in quello che fai, farai la stessa cosa nella vita. Un locale dall’aspetto tipico delle osterie della vecchia Milano, dove si ritrova la cordialità e la semplicità della Milano con il cuore in mano. Piatti appartenenti alla tradizione migliorati dall’amore per il proprio lavoro e dalla conoscenza degli ingredienti più appropriati da parte dello chef, abbinati a vini, che ne esaltano i sapori, di cantine cercate con pazienza per meglio accontentare gli avventori. Il prezzo estremamente contenuto per la qualità del servizio e del cibo offerto. Non un locale in cui andare tutte le sere a mangiare, ma certamente un locale per passare una gradevole serata a cena, ma anche dopo cena saltuariamente, per bere un buon bicchiere di vino accompagnato da ottimi salumi. Dopo le foto di rito con Mike un saluto ed un sicuro arrivederci ci hanno congedato da Gunnar. Stamani ci aspetta una seduta in palestra supplementare, ma ne è valsa la pena.