Sant’Ambrogio annuncia il S.S. Natale

Come tradizione dei milanesi con la festa di Sant’Ambrogio si entra ufficialmente nel periodo di preparazione al Natale. La ricerca del regalo quest’anno sarà particolarmente difficile. Difficile perché da più parti se continua  ad insistere, pensando di interpretare il pensiero degli italiani, sull’acquisto di regali utili. Una volta si diceva che un regalo doveva semplicemente rappresentare la testimonianza concreta di un pensiero rivolto ad una persona alla quale si tiene. Successivamente al pensiero, si è cercato di sostituire un oggetto il cui acquisto non era giustificato dalla possibilità economica, per cui si è tentato di far passare il teorema più è costoso più ti voglio bene, mortificando chi non poteva ed era incapace di imporre la sua logica diversa. Alcuni sono riusciti a contrapporre la ricerca di qualcosa di originale, e/o non facile da reperire, per dimostrare l’effettiva volontà di dimostrare quanto la persona destinataria del regalo fosse stata nei pensieri del donante. Spesso però anche una ricerca prolungata con l’obbiettivo di attestare realmente quanto si fosse pensato e cercato qualcosa per sorprendere la persona, era accompagnata da biglietti pre stampati o assenti. Si è dato più importanza all’oggetto che doveva accompagnare il biglietto, che al biglietto stesso. Credo che il vero regalo utile che dovremmo fare quest’anno è tornare ad esprimere i nostri sentimenti, a chiarire con le persone che ci sono vicine i nostri rapporti, ad appianare le nostre divergenze, a specificare che tutte le discussioni nascono proprio da una comunicazione spesso poco chiara, e/o fraintesa. Analizziamo i gesti o i comportamenti oggetto di discussione e chiediamoci a quali sentimenti avevano risposto: alla vigliaccheria che chiede: è sicuro? All’’opportunità che chiede: è conveniente? Alla vana gloria che chiede: è popolare?  Alla coscienza che chiede: è giusto? Rielaboriamo quelle incomprensione alla luce delle risposte a queste semplici domande regaliamo la loro analisi alle persone a cui teniamo. Potremmo così trasformare un Natale povero di spese in un Natale ricco di sentimenti e di emozioni. Insomma un Natale che torni ad essere Natale e non una grande promozione commerciale. Alla capanna di Nazareth nessuno portava pacchetti, ma condivideva pace. Se poi proprio non potete fare a meno di regalare anche qualcosa di tangibile, la tessera per sostenere i Rams sarà un regalo fatto ad un singolo, ma gradito da tutta la squadra, cosi come siamo sicuri che sia il nostro calendario, che i nostri giubbotti ricorderanno a tutti questo messaggio, ancor di più se unito ad una vostra lettera indirizzata al destinatario.